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Cultura | 01 agosto 2018, 14:00

"Terror Take Away": l'horror sociale del genovese Alberto Bogo

E' il secondo film horror del regista genovese Alberto Bogo, che a Genova sarà proiettato in anteprima all’Ariston il 24 ottobre, mentre nel resto d’Italia il 31 ottobre. L'intervista (da paura) al regista (VIDEO)

"Terror Take Away": l'horror sociale del genovese Alberto Bogo

Il primo film, "Extreme Jukebox" distribuito negli Stati Uniti e in Canada, ha avuto successo a partire proprio dalla patria dei colossi cinematografici, gli Usa. E il secondo, il cui trailer sta creando molta attesa e aspettativa, promette di terrorizzarci proprio per Halloween. Si tratta di “Terror Take Away”, il nuovo film horror del regista genovese Alberto Bogo. Che già sta preparando la terza sceneggiatura di quella che ha definito la “trilogia del mandolino: musica, pizza e amore.

Sì perché, se in “Extreme Jukebox”, slasher in cui la chitarra elettrica è l’evoluzione del mandolino e, come dice don Zappa, sacerdote un po’ sopra le righe, “Il rock è la base evolutiva di tutto, a qualsiasi epoca appartenga”, la pizza rappresenta, nel secondo film, una cultura. Almeno quella italiana. E di conseguenza la società, che sembra avere nei disoccupati le vittime preferite. Per questo, trattando, con un certo humor nero, il mondo contemporaneo, “Terror Take Away” si avvicina molto alla filmografia di George Romero, maestro dell’horror con finalità politiche. Del resto, come ha affermato un altro regista cult nostrano, Dario Argento, “Ogni film è politico nella misura in cui è immerso nella vita, io sono convinto che nel cinema tutto diventi politico se parla della realtà".

In questo caso si è immersi nella realtà italiana, attraverso la cosiddetta “horror comedy”, che vira maggiormente verso l’ironia, seppur grottesca, con un richiamo alla commedia erotica italiana degli anni Ottanta, cui il regista dice di ispirarsi, e con un tocco di feticismo. Qui un gruppo di disoccupati ha la possibilità di essere assunto come portapizze dal magnate Tinto (come Brass), che li sottopone a diverse prove, finché, non arriva l’ordine della pizza della leggenda metropolitana, che prevede una brutta fine per chi non dà la mancia al portapizze. E del resto il connubio cibo e sesso e sesso e morte - eros e thanatos - non sono quasi mai mancati nelle pellicole del terrore.

Ma non mancano nel film di Bogo neanche i richiami intellettuali ad altri registi italiani, come Nanni Moretti. E naturalmente alla scena attoriale genovese. Se infatti in “Extreme Jukebox” c’era un Maurizio Lastrico “vate dell’elettropop anni ’80”, nel secondo c’è Marco Sciaccaluga nei panni del rozzo custode della villa di Tinto, ma anche altri giovani attori provenienti dal Teatro Stabile, come Daniele Madeddu.

E la villa è Villa Serra di Comago, a Sant’Olcese, dove si svolge tutto il film, girato in 4 K e dal plot tipico della filmografia horror americana, sia come tipologia di personaggi sia come susseguirsi degli eventi (l’acmé soprattutto nella seconda parte), anche se “l’inizio – spiega Bogo - è un omaggio ai registi italiani, nei colori e nelle scene”.

Infine, particolarità per chi andrà a vederlo al cinema: la proiezione sarà preceduta da un documentario e durante il film ci saranno alcune sorprese come il Bogovision (ma niente per cui spaventarsi).

A Genova “Terror Take Away” sarà proiettato in anteprima all’Ariston il 24 ottobre, mentre nel resto d’Italia il 31 ottobre.

 

Medea Garrone

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