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| 08 agosto 2018, 18:20

Cristina Bicceri di Italia Comune contro la sospensione del Piano Periferie

L'allarme della coordinatrice per la Regione Liguria di Italia Comune, il partito fondato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti; il soggetto politico verrà presentato ai genovesi con un evento al Teatro Carlo Felice ad ottobre

Cristina Bicceri di Italia Comune contro la sospensione del Piano Periferie

Dopo l'allarme lanciato dall'Anci anche Cristina Bicceri, coordinatrice Regione Liguria per Italia in Comune, il partito fondato e presieduto da Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma, esprime preoccupazione per il possibile stop al Pano Periferie, frutto di un emendamento al decreto Milleproroghe appena approvato in Senato.

"A Savona, il Comune aveva messo a bilancio una prima trance di 3 milioni 599 mila euro per quest’anno - scrive Bicceri in un comunicato stampa - La parte più consistente di investimento era stata messa a bilancio nel 2019, per 10 milioni 799 mila euro del Bando periferie, per concludere con il 2020 con 3 milioni 599 mila euro. I primi progetti che il Comune prevedeva di fare partire sono la riqualificazione di Villa Zanelli e la passeggiata a mare. A Genova il via libera era stato dato per i progetti di trasformazione dell’ex mercato ovo-avicolo del Campasso, per il recupero dell’immobile “Ex Magazzini del Sale” in via Sampierdarena, per la riqualificazione del Centro Civico Buranello e delle arcate ferroviarie, per la riqualificazione di un’area di proprietà del Comune in via Sampierdarena già adibita a deposito di veicoli rimossi, e alla sistemazione del Mercato e di piazza Tre Ponti. Imperia potrebbe perdere il finanziamento da 18 milioni di euro per la realizzazione della pista ciclabile sul vecchio sedime ferroviario; la Spezia aveva approvato un piano di riqualificazione e risanamento dei quartieri fronte porto, Canaletto, Fossamastra e Pagliari".

"I 18 milioni assegnati a ciascuno dei nostri capoluoghi prospettavano la concreta possibilità di rilanciare le  periferie aggiunge ancora la coordinatrice ligure di Italia in Comune - la gran parte dei progetti approvati erano costati tempo e denaro alle nostre amministrazioni (e pertanto ai cittadini) gli accordi col Ministero erano già stati sottoscritti ed alcuni bandi di già pubblicati. Riteniamo che la leggerezza ed approssimazione messe in campo da  questo esecutivo possano danneggiare fortemente territori già messi a dura prova, e ci chiediamo con quale faccia, i parlamentari liguri Pentastellati e leghisti, in caso di approvazione definitiva, verranno a raccontarci come tutto questo fosse contenuto nel loro formidabile contratto per il Governo del Cambiamento".

RG


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