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Eventi | 16 ottobre 2018, 11:13

"Progetto MUS-E, l’arte per l’integrazione a scuola” raccontata in un libro attraverso le esperienze dei suoi protagonisti

Il programma promuove in Italia l’inclusione sociale dei bambini e contrasta la povertà educativa attraverso esperienze artistiche ed educative. A Genova sono coinvolti oggi 2132 bambini, 101 classi e 25 artisti

"Progetto MUS-E, l’arte per l’integrazione a scuola” raccontata in un libro attraverso le esperienze dei suoi protagonisti

Quasi vent’anni di attività nelle scuole di tutta Italia per promuovere l’inclusione sociale dei più piccoli e contrastare la povertà educativa utilizzando il linguaggio universale dell’arte. È l’esperienza di Mus-e Italia Onlus (www.mus-e.it), racchiusa nellibro “Progetto MUS-E, l’arte per l’integrazione a scuola”, edito da Zefirobooks e curato da Carlo Pagliacci. Il volume è stato presentato ieri, nel corso di un evento nella sede della Fondazione Edoardo Garrone.

È stata questa l’occasione per illustrare il Programma Mus-e, la sua filosofia, la metodologia didattica e il funzionamento dei laboratori artistici - educativi condotti nelle ultime classi della scuola dell'infanzia e alle prime classi della scuola primaria.

Attraverso il gioco e l'arte, i bambini imparano infatti a comunicare con un linguaggio universale che trasforma le differenze in ricchezze. La musica, il canto, il teatro, il movimento nelle sue forme più diverse, le arti figurative e il mimo facilitano la comunicazione, la condivisione e promuovono l'integrazione tra bambini di diverse provenienze socio-culturali.

“In un tempo in cui la parola differenza rischia di assumere ulteriori significati negativi, esasperando separazioni e diffidenze anziché i valori del reciproco arricchimento, diventa sempre più importante riportare l'attenzione sui bambini e sul loro futuro come cittadini – ha commentato Alessandro Garrone, presidente di Mus-e Italia Onlus. - Come Mus-e, crediamo che l’arte possa svolgere questo ruolo, creando uno spazio di creatività e libertà “magico” in cui il bambino possa crescere come persona e come futuro cittadino”.

“Chi vive in una grande città sa bene quali siano  le differenze sociali, culturali ed educative che si manifestano nel crescere un bambino in un quartiere invece che in un altro. Ciò vale soprattutto per Genova, ove queste differenze si riflettono molto spesso anche nei percorsi educativi e sociali di bambini appartenenti ad uno stesso quartiere – ha dichiarato Remo Pertica, presidente di Mus-e Genova. - La presenza di Mus-e in questi contesti, che consente al bambino l'accesso ad un percorso artistico, favorisce l'integrazione dei bambini e delle loro famiglie in uno stesso quartiere,  contribuendo a spianare, tramite la qualità delle proposte e l'umanità e la creatività dei nostri artisti, le differenze sociali e culturali più evidenti”.

Il programma Mus-e, attivo in Italia dal 1999, opera oggi in 14 città italiane e coinvolge a Genova 2132 bambini, 101 classi, 34 scuole e 25 artisti.  

RG

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