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Attualità | 26 novembre 2018, 17:54

Una cordata aziendale tutta genovese per lo "smontaggio" del Morandi

Carena, Vernazza ed Ecoeridania hanno presentato oggi il progetto per lo smontaggio dei tronconi superstiti al crollo del 14 agosto

Una cordata aziendale tutta genovese per lo "smontaggio" del Morandi

Una cordata di imprenditori genovesi per uno smontaggio tempestivo ed efficace del ponte Morandi, è questo lo spirito con cui diverse aziende del capoluogo ligure si sono unite dando vita ad un’unica forza lavoro, il cui scopo è di riuscire a rispettare la road-map espressa pubblicamente dal commissario straordinario Bucci.

Queste società si ritrovano a collaborare con l’obbiettivo di rispettare le ristrette tempistiche di lavoro: l’apertura del cantiere con gru operanti in loco già per il 15 dicembre. Carena, Vernazza ed Ecoeridania hanno presentato oggi il progetto per lo smontaggio dei tronconi superstiti al crollo del 14 agosto.

Il piano d’azione proposto si presenta dettagliato nelle sue fasi operative, interessato agli aspetti fondamentali della sicurezza e realizzabile grazie all’impiego di mezzi locali. "Il tessuto economico genovese ed i suoi abitanti, risultano i veri protagonisti di questa proposta - si legge in un comunicato stampa del raggruppamento di impresa - Le lavorazioni si concentreranno sull'impiego di maestranze prevalentemente locali, accrescendo così il valore economico territoriale durante il periodo previsto per le lavorazioni. A supporto di Vernazza, contattata e messasi operativa sin dalle prime ore successive al crollo dagli enti preposti Protezione Civile e Procura , intervengono le dotazioni specializzate della Mammoet per quanto riguarda le Gru più Grandi per i Sollevamenti e SHL Solution per l’attrezzatura di SPMT (self propelled moduled trailers) per le movimentazioni dei Grandi manufatti , per garantire nell’immediato un maggior numero di mezzi di sollevamento e movimentazione , in grado di gestire le estreme dimensioni dei manufatti da smontare e movimentare".

La disposizioni delle macchine operatrici ed il maneggio dei residui, verranno gestiti dal progetto ingegneristico nato dalla collaborazione tra Mammoet e l'ingegner Alberto Albert della Pmsc. 

Redazione

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