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Attualità | 03 dicembre 2018, 11:54

Turismo, il Nord Ovest punta a fare squadra per far lievitare una torta da 14,6 milioni di euro ai quattro angoli del pianeta

Centinaio: "Lavorare con le singole Regioni per avere visione condivisa: dall'altra parte del mondo a malapena sanno dove sono le nostre singole regioni". Ravanelli: "Una forza trasversale per valorizzare i territori, guardando anche ai fondi UE"

Turismo, il Nord Ovest punta a fare squadra per far lievitare una torta da 14,6 milioni di euro ai quattro angoli del pianeta

"Pavia in Veneto? No, guardi che quella è Padova. Pavia è in Lombardia". Il ministro del turismo Gian Marco Centinaio usa un'esperienza personale (lui è pavese d'origine) per sintetizzare perché, per vincere nel turismo, è indispensabile lavorare di squadra e non andare singolarmente allo sbaraglio.

In gioco, d'altra parte, solo per il Nord Ovest c'è un valore aggiunto da 14.628 da milioni (pari al 3% del totale nazionale) e 338mila occupati. Un'area che ha visto crescite negli arrivi - anche se a velocità diverse - per tutte le regioni che lo compongono. Chi con ritmi più vivaci - valle d'Aosta e Piemonte in doppia cifra mentre Liguria e Lombardia sono positivi ma a cifra singola - chi vantando addirittura (è il caso della Lombardia) più stranieri che italiani.

Se n'è discusso questa mattina al Centro congressi dell'Unione industriale, ospite d'onore il titolare del dicastero del Turismo e, con lui, i rappresentanti di tutte le Confindustrie regionali. Gli ingredienti messi nella ricetta vanno dai nuovi servizi generati da Internet e non solo ai cambiamenti climatici, passando per un numero sempre maggiore di persone che si spostano per turismo e che quindi richiedono nuove infrastrutture.

"È un'industria con le sue caratteristiche proprie - ha detto facendo gli onori di casa Fabio Ravanelli, presidente di Confindustria Piemonte - e ha bisogno di attenzioni altrettanto specifiche. È un settore assolutamente trasversale e può contribuire a valorizzare anche le eccellenze manifatturiere locali. Speriamo di trovare una strada di sviluppo integrato per tutto il Nord Ovest, sotto l'egida di Federturismo, attingendo ai fondi UE e trovando nuove strade per dare benefici ai nostri territori".

"La politica deve considerare il turismo per quello che è - ha detto Centinaio -: uno dei motori principali di sviluppo del nostro Paese. In campagna elettorale sembra sempre un punto fondamentale dell'agenda di governo, per poi finire ai margini". "Invece il turismo è cosa seria, con potenzialità e aspettative - ha aggiunto il ministro - ed essendo materia esclusiva delle Regioni, come Ministero vogliamo coordinare e aiutare gli assessori regionali per avere una continuità, un coordinamento che condivida una visione strategica".

Ma la stoccata arriva nel cuore dell'intervento dell'esponente del governo Conte: "È difficile andare in Cina a promuovere una singola regione - ha proseguito Centinaio - e senza la bandierina italiana. A malapena sanno dove si trova e quindi serve una promozione che aggreghi e faccia sistema. C'è ancora chi pensa che la mia provincia, Pavia, sia in Veneto. Quindi andare a fare il cavaliere solitario in giro per il mondo promuovendo solo sé stessi è una strategia fallimentare".

Poi c'è da fare un lavoro dal punto di vista della formazione: "Il turismo non si accontenta della simpatia o del calore umano con accento torinese, romano e napoletano. Bisogna creare un sistema di formazione post scolastica per chi vuole lavorare nel comparto dell'accoglienza e con il ministro Bussetti (Istruzione, ndr) stiamo lavorando proprio a questo. Altrove lo fanno già da tempo: il turismo è un settore esigente e pretende professionalità".

Inoltre, il ministro sta lavorando sulle regole delle guide e delle professioni turistiche. "Serve una legge apposita e adattata alle nuove caratteristiche del settore", dice ancora Centinaio. "L'abusivismo sta diventando una piaga più che in ogni altro Paese. A partire dalle strutture, per cui stiamo lavorando a un codice identificativo che sia indispensabile perché quelle strutture vengano promosse e vendute. In altri Paesi già lo fanno e chi sgarra si prende 100mila euro di multa. Senza dimenticare la questione Bolkestein e i balneari che aspettano e meritano risposte. Entro pochi mesi le daremo a tutti". 

Redazione TorinoOggi

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