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Innovazione | 21 dicembre 2018, 16:24

Scuola Mameli: dall'aula multisensoriale ai percorsi creativi. "Da sempre insegniamo a diventare cittadini migliori"

Siamo stati in una scuola speciale, la prima a Genova e in Liguria in cui sia presente una "Snoezelen Room", l'aula multisensoriale che facilita la comunicazione dei bambini disabili. Ma non solo, la Scuola Mameli è esempio di inclusione nel vero senso della parola (VIDEO)

Scuola Mameli: dall'aula multisensoriale ai percorsi creativi. "Da sempre insegniamo a diventare cittadini migliori"

“Non uno di meno sui banchi insieme a noi vogliamo, non uno di meno, nessuno resterà indietro”. È il ritornello di una canzone scritta sulla porta di un’aula molto speciale, la “Snoezelen Room”, inaugurata da pochi giorni alla Scuola Mameli. Perché in effetti sono un polo e una scuola, la Mameli dell’I.C. San Francesco Da Paola, d’eccellenza, nono solo dal punto di vista delle attrezzature. In questo istituto comprensivo del quartiere di San Teodoro, infatti, quello che i bambini apprendono da subito, dall’asilo fino alla secondaria di primo grado, sono la socialità, la solidarietà e la bellezza della diversità che caratterizza ognuno di noi.

Recentemente, appunto, è stata allestita – per la prima volta in una scuola di Genova e della Liguria – l’aula multisensoriale, la “Snoezelen Room”, che contribuisce a migliorare le capacità comunicative dei bambini con disabilità: si tratta di un’invenzione olandese degli anni ’70, grazie a cui, attraverso la stimolazione dei cinque sensi, i bambini sviluppano la consapevolezza di sé, trovano benessere e migliorano le relazioni interpersonali attraverso la manipolazione di cascate di led luminosi, l’aromaterapia, la cromoterapia, un materasso ad acqua vibroacustico, uno schermo con immagini rilassanti e un tubo luminoso con le bolle. Insomma, si tratta di un fiore all’occhiello del nostro sistema scolastico locale e nazionale, cui hanno contribuito anche Comune ed Enel (la prossima “Snoezelen Room” sarà allestita in un altro istituto di Teglia).

Ma non va dimenticato che questa scuola, in cui l’intero primo piano è dedicato a 14 bambini, fa parte di una delle cinque “scuole polo” presenti nel territorio di Genova già dagli anni Ottanta, che “hanno permesso la frequenza scolastica ad alunni in particolare difficoltà”, come spiega la maestra Donatella Bonasegale, che insegna nella sezione R.E.S. (Risorse Educative Speciali). “Qui alla Mameli oltre ad avere laboratori attrezzati, facciamo in modo che il processo di inclusione sia sostenuto dall’intera comunità scolastica. Crediamo molto in questo lavoro e penso che i bambini che frequentano le nostre sezioni da adulti saranno cittadini migliori”.

E infatti “Quotidianamente, a rotazione, si recano al primo piano, insieme agli altri 14 compagni, 300 alunni delle varie classi, partecipano ad attività ludiche e laboratoriali, compresa la mensa - spiega il Dirigente Scolastico, Maurizio Ambrosini – e la struttura è sempre aperta per i genitori, che possono venire a qualsiasi ora”.

Infatti durante la giornata, oltre a poter utilizzare l’aula multisensoriale, i bambini sono coinvolti in laboratori di lettura, drammatizzazione, pittura, manipolazione, cucina e perfino yoga della risata e biodanza, oltre a godere di attività individualizzate volte al raggiungimento dell’autonomia personale e ad apprendere linguaggi alternativi, come la comunicazione “alternativa aumentativa”, usata, per esempio, per i bambini affetti da autismo.

 

Medea Garrone

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