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Cultura | 10 febbraio 2019, 16:30

Sara Rattaro: “Ecco la storia di Nellie, la ‘mamma’ del giornalismo d’inchiesta”

La brava scrittrice pegliese firma il libro per ragazzi “Sentirai parlare di me”, che esce martedì per Mondadori. “Una vicenda che ho sempre voluto narrare, una donna coraggiosa che si batté per i diritti delle donne”

Sara Rattaro: “Ecco la storia di Nellie, la ‘mamma’ del giornalismo d’inchiesta”

Il grande pubblico (soprattutto femminile, ma non mancano neppure gli appassionati estimatori nell’ambiente maschile) la conosce e la apprezza per i suoi romanzi d’amore, le storie che abbracciano famiglie particolari, che spesso simboleggiano riunione, riscatto, rivincita. Ma Sara Rattaro, popolarissima scrittrice pegliese ormai di conclamata fama nazionale, è anche una talentuosa e ispirata autrice per ragazzi.

È proprio in questa veste che ritorna, con il libro ‘Sentirai parlare di me - Vita e avventure della prima reporter della Storia’, sugli scaffali reali dei negozi e virtuali delle principali piattaforme online, a partire da martedì 12 febbraio, per i tipi di Mondadori.

La Rattaro, che è mamma di un bimbo di tre anni e ha sempre avuto una spiccata predilezione per lo storytelling, oltre che per la narrativa in senso ampio, è al suo secondo volume dedicato alla fascia ‘ragazzi’, dopo il successo di ‘Il cacciatore di sogni’.

Là si raccontava la storia dello scienziato Albert Bruce Sabin, qui invece il lavoro è dedicato a Nellie Bly, la prima donna nella storia ad aver osato il mestiere di reporter e ad aver combattuto per i diritti delle donne.

Non sono due personaggi scelti a caso, anzi. Perché riassumono le due ‘anime’ di Sara Rattaro: quella più scientifica, che l’ha portata alla laurea in Biologia nel 1999 e quella umanistica, che le ha permesso di ottenere una seconda laurea nel 2009, in Scienze della Comunicazione.

“Racconto di personaggi realmente vissuti - afferma la scrittrice - perché ho sempre preferito un approccio ancorato alla realtà piuttosto che una storia di completa fantasia. E poi perché ritengo che certi uomini e donne del nostro passato non debbano essere dimenticati e vadano spiegati e descritti ai ragazzi, per tutto quello che hanno fatto”. Sabin, nello specifico, è famoso per aver sviluppato il vaccino contro la poliomelite, mentre Bly “fu effettivamente la prima donna a fare giornalismo d’inchiesta, fingendosi pazza per entrare in un manicomio e raccontare quello che succedeva dentro a quel mondo”.

Nellie è il grande modello, l’ispiratrice, dentro a una storia di ragazzi e per ragazzi.


“Sentirai parlare di me è una frase, a mio avviso, bellissima. Di quelle che tutti avremmo voluto dire, almeno una volta nella vita. Sì, Nellie è il punto di partenza di una vicenda naturalmente romanzata. La protagonista è Bianca, una ragazza della scuola media che ha un sogno: da grande vuole fare la giornalista. Insieme al suo migliore amico Martino, si occupa del giornale della scuola e vorrebbe invitare alle riunioni anche Matteo, un compagno della classe al quale non trova il coraggio di rivolgere la parola. Durante la ‘Settimana dei mestieri’, i ragazzi incontrano Vittoria, giornalista invitata a tenere una lezione appassionante, che però sarà costretta a interrompere sul più bello per seguire una misteriosa indagine”.

Così Bianca inizierà il mestiere ‘sul campo’…

“Sì perché Bianca, incuriosita, vuole a tutti i costi rintracciarla per chiederle un aiuto: è alla ricerca di un anonimo artista che sta colorando la città con alcuni strani murales... Quando rincontrerà Vittoria, però, Bianca riceverà in più una sorpresa esclusiva: il racconto della vita e delle avventure di Nellie Bly. E sarà proprio attraverso il coraggio e la ribellione di un’americana di fine Ottocento che Bianca troverà l’entusiasmo decisivo per affrontare gli eventi e la chiave per conoscere meglio se stessa”.

Prima di Bianca, è stata Sara ad appassionarsi a Nellie Bly.

“Certamente. È una donna che proviene dai miei studi. Ma mi sono sempre chiesta come mai se ne parlasse così poco. Così ho pensato di occuparmene io. Mi fa piacere raccontare ai ragazzi che cosa ha fatto questa donna. Se io fossi una bambina o una studentessa, mi piacerebbe ascoltare queste storie. Gli eroi inventati possono essere affascinanti, ma per me quelli in carne e ossa sono molto meglio. Provo a dare il mio contributo nella letteratura per ragazzi, oltre che in quella per adulti. Anche se il quadro, devo dire la verità, non mi sembra molto roseo”.

Perché?

“Intendo dire che i ragazzi non leggono, o leggono molto poco, quando va bene. Ed è un vero peccato. Se non leggi, poi non scriverai, né racconterai. Certe doti le hai nel sangue, ma ti vengono anche fuori attraverso un esercizio quotidiano. Mi piacerebbe che si comprassero più libri e si leggesse di più. Non necessariamente i miei, ci mancherebbe. Più libri in generale”.

Nellie Bly ha scritto spesso cose scomode. A lei è capitato?

“A volte mi piacerebbe scrivere storie anche scomode, ma gli editori mi frenano. Io ormai un certo nome me lo sono fatta, nel panorama letterario. Ma non è che possa imporre tutte le mie scelte. Anzi. Qualcosa passa, qualcos’altro resta fuori dalla porta e rimane nel chiuso di un cassetto. Il problema? È questa tendenza a targhettizzare gli scrittori. Per cui Sara Rattaro è quella dei romanzi d’amore, delle grandi storie di uomini e donne. Con questo sistema non solo crei un’aspettativa enorme, ma precludi a tanti bravi professionisti di poter esplorare altri generi. Ce lo vedreste, per esempio, un Camilleri che scrive un romanzo rosa? Sarebbe surreale. Ecco, lo stesso vale per me. A volte mi sento un po’ ingabbiata. Detto questo, ho degli ottimi rapporti con i miei editori e non cambierei nulla. Mi tengo certe proposte sempre pronte, magari un domani verrà il giorno buono per pubblicarle”.

Che cosa, per esempio?

“Una storia di una coppia di scambisti. Secondo me un bellissimo lavoro. Ma non passa la ‘dogana’. Forse in Italia non si è ancora pronti per un libro del genere. Forse non è vista come una storia per le mie corde. Ma io resto convinta che è un libro buonissimo”.

A cos’altro sta lavorando?

“Un’altra storia d’amore. Lui e lei, all’interno di un rapporto problematico. Sta nascendo pagina dopo pagina. Adesso, però, sono al punto che bisogna far succedere qualcosa. Troverò il modo di farla accadere”.

Alberto Bruzzone

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