/ Economia

Economia | 20 febbraio 2019, 16:33

Confesercenti su Qui! Group: "Silenzio assordante della politica a tre mesi dal fallimento"

Giancarlo Banchieri, presidente nazionale di Fiepet: "Dopo un primo ed unico incontro, lo scorso settembre, al Ministero dello sviluppo economico, non abbiamo saputo più nulla. Non c'è stata alcuna comunicazione e sembra che le promesse e la solidarietà siano state dimenticate"

Confesercenti su Qui! Group: "Silenzio assordante della politica a tre mesi dal fallimento"

Sono decine di migliaia gli esercizi pubblici, tra bar e ristoranti, che devono ancora recuperare i corrispettivi per i buoni pasto accettati in forza della convenzione in essere con Qui! Group, l’azienda di distribuzione di buoni pasto fallita ormai da mesi, con ammanchi per singola impresa che superano i 50mila euro.

"Sono queste le cifre drammatiche che rischiano di mettere in ginocchio gli operatori del settore della somministrazione - dichiara Giancarlo Banchieri, presidente nazionale di Fiepet, l’associazione che riunisce i pubblici esercizi aderenti a Confesercenti. - Siamo estremamente preoccupati del silenzio del governo sulla questione. Dopo un primo ed unico incontro, lo scorso settembre, al Ministero dello sviluppo economico, non abbiamo saputo più nulla. Non c'è stata alcuna comunicazione e sembra che le promesse e la solidarietà siano state dimenticate".

"Per questo – conclude Banchieri – domandiamo che sia riconvocato con estrema urgenza il tavolo di crisi. Cogliamo anche l’occasione per rivolgere un appello a tutte le federazioni di categoria, per avanzare unitariamente al ministro Di Maio la richiesta di un incontro per restituire, finalmente, certezze al settore".

Le imprese di Genova e della Liguria sono, come è noto, quelle che stanno pagando il conto più salato, dal momento che Qui! Group aveva sede proprio all'ombra della Lanterna, e molti erano i contratti sottoscritti con gli enti locali per l'erogazione del servizio di mensa sostitutivo. "La cosa incredibile - aggiunge Paolo Barbieri, vicedirettore di Confesercenti Genova - è come le istituzioni non stiano minimamente tutelando le aziende che hanno offerto il servizio di mensa ai loro dipendenti, fino agli ultimi giorni, ricevendo in cambio buoni non rimborsabili. Altro che rischio d'impresa, la verità è che le aziende hanno l'unica colpa di essersi fidate di quanto deciso nelle gare d'appalto statali dalla Consip".

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium