"È incredibile che il presidente della Regione Toti definisca impazienti le imprese danneggiate economicamente dal crollo del Ponte Morandi, che da sei mesi chiedono soltanto di veder riconosciuti i loro diritti". Affermano i consiglieri regionali del Pd Lunardon e Rossetti.
"Da quando è stato approvato il Decreto Genova le aziende, gli artigiani, i commercianti e i liberi professionisti genovesi stanno aspettando la circolare attuativa della zona franca, per decidere se attivare l’articolo 4 del Decreto Genova (che prevede il rimborso del mancato fatturato) o l’articolo 8 (l’esonero delle imposte e dei contributi sociali e previdenziali per coloro che stanno nell’ambito della zona franca)".
"Finché il ministero dello Sviluppo economico non si muove tutte queste persone son costrette a pagare Quindi Toti, invece di giudicare impazienti o peggio di definire strumentalizzati gli imprenditori giustamente esasperati da questo inaccettabile ritardo, faccia il suo mestiere e si attivi con il Governo per portare a casa la circolare ministeriale attesa da mesi. È inaccettabile offendere chi soffre sulla propria pelle una crisi fortissima, quando è l’Esecutivo a non mantenere gli impegni. Il presidente della Regione non si limiti a fare il compitino, pretenda da Roma l’applicazione del Decreto Genova. Peraltro siamo ancora in attesa della proroga, sino a fine anno, della sospensione dei tributi per 755 aziende e 567 persone fisiche, che doveva essere inserita nel Bilancio dello Stato 2019, poi doveva essere messa nel Decreto Semplificazioni. Non ne sappiamo più nulla".
"Un’altra assurdità è la modifica dei criteri per la richiesta dell’indennizzo una tantum, che prima era consentita per coloro che avevano sospeso l’attività per 30 giorni consecutivi e che Toti oggi ha ridotto a 15. Ma il mondo economico aveva chiesto sette giorni: in questo modo si escludono moltissime attività. Senza contare ciò che sta accendendo sui risarcimenti per il maltempo di ottobre, visto che, a fronte di mezzo miliardo di euro di danni accertati fra strutture pubbliche e imprese private, il Governo, per ora, ha stanziato solo 14 milioni di euro. In conferenza Stato-Regioni si era detto che a fine gennaio sarebbero arrivate altre risorse. Al momento da Roma non è arrivato nulla. Sarebbe l’ora che la Regione si facesse sentire".