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Economia | 26 febbraio 2019, 12:00

Le promesse del calcio genovese

Negli ultimi anni stanno emergendo tanti giovani talenti che sembrano aver ravvivato le speranze di tutti i tifosi azzurri

Le promesse del calcio genovese

Si sa che il calcio è il principale sport nazionale, anche se ultimamente sta vivendo un periodo di crisi. Il mancato avvicendamento dei vecchi campioni azzurri, che ci hanno fatto sognare dal mondiale vinto del 2006 fino alla finale europea del 2012, ci sta facendo vivere un periodo buio culminato con la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018.

Negli ultimi anni stanno però emergendo tanti giovani talenti che sembrano aver ravvivato le speranze di tutti i tifosi azzurri. Genova, che con le sue due squadre principali è da sempre tra le città protagoniste del calcio nazionale, raramente ha espresso dei grandi campioni, a eccezione di Enrico Chiesa. Ultimamente una nuova generazione di fenomeni sta facendo parlare di sé, ragazzi tutti nati nella città del primo club d’Italia che ha già festeggiato i suoi 125 anni di storia.

Francesco Zampano

Classe 1993, è un difensore laterale con spiccate abilità offensive che gli permettono di giocare anche come centrocampista esterno. Iniziò la sua carriera nella Sampdoria, fece il suo esordio da professionista al Virtus Entella in Lega Pro con cui giocò per due stagioni. Acquistato dal Verona nel 2013, venne prestato alla Juve Stabia con cui disputò il campionato di Serie B. Nel 2014 venne acquistato dal Pescara con cui disputò 112 partite in 4 stagioni. Attualmente sta disputando un campionato difficile in Serie A, con il Frosinone coinvolto nella lotta salvezza.

Dotato di resistenza fisica e velocità, dispone anche di una discreta intelligenza tattica e un controllo di palla che gli permettono di crossare in area con successo.

Federico Chiesa

Classe 1997, è forse il talento italiano più promettente. Figlio del grande Enrico Chiesa, gioca in attacco nella Fiorentina con cui si è anche formato nelle sue giovanili. A fine 2016 venne inserito in prima squadra con cui esordì a 18 anni in Serie A. Segnò il suo primo gol nel gennaio 2017, terminando la stagione con 4 reti in 34 partite. Nella stagione 2017/18 ha giocato da titolare come esterno di attacco collezionando 36 presenze e 6 reti.

Nella stagione in corso sta dando il meglio di sé ed è stato protagonista di una tripletta nella vittoria per 7 a 1 contro la Roma in Coppa Italia. La Fiorentina, che sta lottando a metà classifica, dovrà dare fiducia a tutti i suoi talenti e sfidare gli avversi pronostici, e può contare su di lui per conquistare uno dei due posti disponibili per giocare la prossima Europa League.

Nel marzo 2018, a 20 anni, ha esordito con la nazionale contro l’Argentina a Manchester. Il CT Mancini lo ha finora utilizzato in tutte le partite della Nations League.

Le sue caratteristiche principali sono il dribbling e lo scatto, armi che gli consentono di smarcarsi dagli avversari e fare degli assist ai compagni. Abile nel puntare in profondità, è dotato anche di una buona capacità di copertura e tiro da fuori area.

Pietro Pellegri

Classe 2001, è un attaccante attualmente in forza al Monaco. Formatosi nelle giovanili del Genoa, fa il suo esordio in Serie A nel 2016. Ha segnato la sua prima rete nel maggio 2017 diventando il terzo giocatore più giovane a segnare in Serie A, dopo Amadei e Rivera. Nella stagione seguente, con due gol contro la Lazio, diventa il più giovane calciatore ad aver realizzato una doppietta in Serie A. Nel gennaio 2018 il Monaco lo ha acquistato pagandolo 31 milioni di euro. La sua prima stagione in Francia, a causa di una pubalgia, è terminata precocemente, ma al suo esordio nel campionato in corso ha segnato dopo soli 4 minuti di gioco contro il Bordeaux.

Dopo le esperienze nelle nazionali giovanili, il CT Mancini lo ha convocato per le prime due partite della Nations League. La punta centrale, con un contratto da 1 milione di euro all’anno, è probabilmente il giocatore nato dopo il 2001 più pagato del calcio.

Ci sono delle belle speranze per il futuro di questi giocatori nati all’ombra della Lanterna, sperando che riescano anche a essere protagonisti con la maglia azzurra per riportare presto il tricolore sul podio di una competizione internazionale.

 

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