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Politica | 04 marzo 2019, 18:47

Dal raddoppio ferroviario al Ponte Morandi, il viceministro Edoardo Rixi traccia il quadro della situazione

Si parla di una crisi di Governo se la Lega dovesse superare la quota del 30%, è così? Afferma Rixi: “Io non credo nella crisi di Governo, mi auguro che si possa andare avanti

Dal raddoppio ferroviario al Ponte Morandi, il viceministro Edoardo Rixi traccia il quadro della situazione

L’On. Edoardo Rixi viceministro alle Infrastrutture nel Governo Conte fa il punto sulla situazione del territorio parlando di raddoppio ferroviario, del Ponte Morandi, ma anche di Governo ed Europa.

L’onorevole leghista, infatti, fa parte di un partito i cui consensi sono in  crescita all'interno di un Governo fatto attraverso un’alleanza con il Movimento 5 Stelle, invece in calo.

Si parla di una crisi di Governo se la Lega dovesse superare la quota del 30%, è così? Afferma il viceministro Rixi: “Io non credo nella crisi di Governo, mi auguro che si possa andare avanti. Le Europee saranno importanti per l’Italia innanzitutto perché il nostro Paese potrebbe avere una posizione più centrale rispetto alle dinamiche del Mediterraneo mentre in questi anni siamo stati abituati a dover accettare direttive europee che venivano scritte dai Paesi del Nord Europa (ed in particolare dalla Francia e dalla Germania) molto spesso non tenendo conto delle esigenze dell’Italia ne in campo agricolo ne nel settore ittico e neppure a livello infrastrutturale. Quindi avere un Paese che si presenti con partiti di Governo come la Lega potrebbe far in modo di contendere addirittura alla Merkel il primo partito nel parlamento europeo. Secondo me potrebbe, più che generare la crisi nel Governo italiano, ridisegnare  una Europa più attenta alle dinamiche del Mediterraneo.”

Rixi è viceministro alle infrastrutture, come non parlare dunque del Ponte Morandi? “Sono soddisfatto del grandissimo lavoro di Bucci. Siamo riusciti a fare una serie di cose che in questo Paese si ritenevano impossibili, ma potremo cantare vittoria solo quando riusciremo ad inaugurarlo. Al momento è prevista l’apertura del nuovo viadotto nella primavera del 2020, nel frattempo in questo weekend si è chiusa la viabilità di via Siffredi per la posizione dell’ultimo troncone della strada a 4 corsie per innestare direttamente il traffico in autostrada dal lungomare Canepa e quindi anche su questo fronte siamo riusciti a recuperare alcuni mesi. Sono soddisfatto e speriamo continui così.”

Sul territorio Ligure un tema particolarmente importante è anche quello del raddoppio ferroviario. A che punto siamo? “E’ una grande battaglia del territorio. Credo che in questi mesi si sta parlando molto della TAV ma dobbiamo ricordare che ci sono solo 2 ferrovie che dall’Italia vanno in Francia, poi ce n’è una terza, che è la Cuneo- Ventimiglia (ma ha degli altri problemi), ma in realtà le due vie sono la Frejus e la Genova – Ventimiglia- Marsilglia. In un’ottica di  potenziamento logistico del Nord Ovest è chiaro che questa linea dovrebbe trovare  una sua giusta collocazione. Quest’anno a luglio abbiamo tentato con la commissione europea l’opportunità di ottenere dei finanziamenti europei. Mancano 30 km per completare il raddoppio (poi c’è il progetto di efficientamento della linea con un  costo totale sul raddoppio di 1 miliardo e 450 milioni, poi alcune centinaia di milioni per adeguarla agli standard internazionali).  Sarebbe una grande opera ed è chiaro che nella contrattazione generale all’interno della Tav se si riuscissero a liberare delle risorse questa è vista come opera prioritaria da parte del Governo. Noi abbiamo già tutte le progettazioni quindi in teoria con 5 anni di lavoro siamo in grado di garantire il traffico  anche merci su questa linea che oggi non si occupa solo del traffico pendolari e lo fa con molte difficoltà. È  chiaro che quest’opera  vorrebbe dire rilanciare il ponente e dare possibilità di ridurre il numero di camion sull’Autostrada dei Fiori che è una delle più trafficate soprattutto nei weekend.

Chiudendo con una domanda politica chiediamo a Rixi se, in qualità di viceministro alle infrastrutture della Lega si considera un po’ l’ago della bilancia per la tenuta del Governo. Risponde Rixi accennando un sorriso: “Sono in una situazione abbastanza critica effettivamente. Chiaramente molti problemi arrivano al mio Ministero e devono essere risolti all’interno di questo. È un momento in cui è chiaro che si possono fare cose se si trovano dei giusti punti di sintesi, come ad esempio il raddoppio ferroviario, fermo da molto tempo, se riuscissimo a sbloccarlo quest’anno sarebbe una grande soddisfazione non solo per i Liguri, ma per il Nord Ovest”.

Quindi trovando i giusti accordi e le giuste sintesi si riuscirà a non litigare? “Se mi fanno il raddoppio io non litigo” conclude Rixi sorridendo.

Mara Cacace


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