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Cultura | 08 aprile 2019, 08:25

La Storia in Piazza: "Utopia" da record

La X edizione di La Storia in Piazza, curata da Luciano Canfora con Franco Cardini chiude con oltre 23.000 presenze

La Storia in Piazza: "Utopia" da record

La rassegna "La Storia in Piazza" dedicata al tema Utopia in quattro giorni (dal 4 al 7aprile) ha proposto anche quest’anno numerosissime occasioni per approfondire sia da un punto di vista storico, sociologico, filosofico e umanistico il tema UTOPIA. Sono state 51 le conferenze, oltre 150 tra attività e laboratori didattici, 4 le mostre, 2 conferenze spettacolo, 1 serata con proiezioni fino a notte inoltrata di cortometraggi. Le conferenze dedicate alle scuole, nelle giornate di giovedì e venerdì, sono state seguite in streaming da oltre 1100 istituti della Liguria, Piemonte, Lombardia e in particolare di Milano.

Un’offerta culturale di altissima qualità, premiata da un folto pubblico per tutte le giornate del festival. Tra i vari ospiti che hanno portato il loro contributo ricordiamo Antonio Brusa (La città ideale tra storia e utopia ), Giorgio Metta (Uomini e macchine ), Alessandro Vanoli (L’isola che non c’è, da Sindbad a Lewis Carrol ) E ancora Donatella Di Cesare (La pace perpetua. Con Kant, oltre Kant), Guido Paduano (L'utopia in musica: il Don Chisciotte di Massenet), Gian Enrico Rusconi (Cosa resta dell'utopia), Franco Cardini (Utopia e regalità), Michelangelo Bovero (Europa. Un’altra utopia capovolta? Rileggendo il Manifesto di Ventotene) Alain Schnapp (Sull’opera di Charles FourierCharles Nicolas Cochin, Louis-Sébastien Mercier e Charles Fourier: dall’utopia dell’antichità all’utopia rivoluzionaria), Giulia Sissa (Un popolo filosofo o un popolo ridicolo? Democrazia e utopia), Ferdinando Fasce e Emanuela Scarpellini (Advertising the American Dream/L’evoluzione dei consumi), Chiara Saraceno ed Elda Guerra (Uguali e diverse: la rivoluzione femminile, Michel Delon (Utopia e Lumi), Alessandro Barbero (La paura dell’anno Mille), Gian Maria Bravo ( I socialisti utopisti ), Franco Fabbri (Musica e utopia), Luciano Violante (Adriano Olivetti, tra utopia ed eresia), Emilio Gentile (Il mito dell’”uomo nuovo”) Gianfranco Pasquino (L’utopia liberale).

Ha chiuso questa edizione del festival Luciano Canfora con la lectio "Il futuro dell’utopia", ponendo il quesito se sia possibile far previsioni sull’eventualità di una ulteriore sopravvivenza di un atteggiamento etico-politico (l’utopia) che ciclicamente viene dato per spacciato, quando al centro della questione vi è la discussione sulla «modificabilità» della natura umana: una questione che ottenne nel mondo antico, greco e romano, risposte per lo più paralizzanti e che si intreccia con le grandi «religioni di salvezza» per sfociare nella grande speranza novecentesca della formazione dell’«uomo nuovo».

La Storia in Piazza si conferma per il prossimo anno dal 2 al 5 aprile, sempre con la curatela di Luciano Canfora con Franco Cardini, e il tema è RACCONTARE LA STORIA

Comunicato stampa

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