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Politica | 09 aprile 2019, 12:14

Minori in strutture socioeducative: 90 mila euro per i Comuni con meno di 100 mila abitanti

La vicepresidente della Regione Sonia Viale: "Un passo avanti nella tutela dei minori in difficoltà, ma anche un forte segnale di vicinanza alle amministrazioni locali"

Minori in strutture socioeducative: 90 mila euro per i Comuni con meno di 100 mila abitanti

Via libera della Giunta regionale all’avviso pubblico con una dotazione finanziaria di 900mila euro per la concessione di contributi ai Comuni Liguri con popolazione inferiore a 10mila abitanti per le spese sostenute in favore di minorenni collocati in strutture residenziali socioeducative. Nei prossimi giorni l’avviso sarà pubblicato sul sito di Regione Liguria: a partire da quel momento scatteranno i 60 giorni di tempo entro i quali i Comuni interessati dovranno presentare la domanda di contributo.

La dotazione finanziaria è pari a 900mila euro (invariata rispetto al 2017 e al 2018), di cui 150mila euro per i Comuni piccoli e piccolissimi (con meno di mille abitanti al 31 dicembre 2018) ed i restanti 750mila per i Comuni tra i 1.001 abitanti e i 10.000 abitanti. Già lo scorso anno, come nel 2017, era stata incrementata di quasi il 20%, rispetto al passato, la parte dedicata ai Comuni più piccoli.

“Questo contributo – afferma la vicepresidente e assessore alle Politiche sociosanitarie di Regione Liguria Sonia Viale - costituisce un ulteriore passo avanti nella tutela dei minori in difficoltà ma anche un forte segnale di vicinanza alle amministrazioni locali, in particolare quelle più piccole per le quali non è sempre facile reperire le risorse necessarie a provvedere alle spese per i minori collocati in strutture socio-educative residenziali. Per questo – conclude - è importante il sostegno di Regione, in particolare in relazione a particolari situazioni di emergenza sociale”.

Le risorse potranno essere utilizzate per rimborsare le spese sostenute nell’anno 2018 per le rette delle strutture socioeducative residenziali che hanno ospitato sia minorenni affidati dal Tribunale ai servizi sociali dei Comuni sia maggiorenni fino ai 21 anni per i quali era stato disposto il cosiddetto “prosieguo amministrativo” della tutela. Sono escluse le spese riferite all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, finanziate a parte dallo Stato con l’apposito fondo nazionale. Nel caso di inserimento in strutture genitore-bambino, la spesa riferita al genitore è ammissibile solo per i periodi di effettiva presenza in struttura del genitore insieme al minore. Nei territori in cui le spese per i minori collocati in struttura sono gestite dall’Ats o dal Distretto, la domanda può essere presentata dal Comune capofila su delega del Comune a cui i minori sono affidati. L’istruttoria verrà effettuata da un’apposita commissione e il contributo sarà erogato in un’unica soluzione.

Redazione


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