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Politica | 16 aprile 2019, 13:35

Alice Salvatore contro la nomina del direttore sanitario dell'Asl 5

L'esponente regionale del Movimento 5 Stelle: "La scelta operata da Viale è in evidente contrasto con la normativa vigente. Maria Antonietta Bianchero è sprovvista dei requisiti"

Alice Salvatore contro la nomina del direttore sanitario dell'Asl 5

"Il M5S Liguria ha presentato, nell'odierna seduta consiliare, un'interpellanza all'assessore competente Viale sull'opportunità della nomina di Maria Antonietta Banchero quale Direttore Sanitario dell'ASL 5. La dottoressa Banchero risulta infatti sprovvista dei requisiti indicati dalla normativa vigente per ricoprire la carica di Direttore Sanitario: la sua nomina si presenta in contrasto sia con quanto disposto della normativa statale, sia con i requisiti dettati dalla L.R. n. 27 del 2016, che richiedono espressamente allo scopo dell’iscrizione nelle liste di candidati idonei a ricoprire il ruolo di Direttore Sanitario di ASL, lo svolgimento per almeno cinque anni di attività di direzione in ambito sanitario, sociosanitario o socioassistenziale". 

Così la capogruppo regionale Alice Salvatore, che si è poi dichiarata insoddisfatta della risposta di Viale in merito alle domande specifiche rivolte alla Giunta. 

"L'ennesima non risposta - ha infatti dichiarato Salvatore -. Ho chiesto all'assessorato competente i motivi per cui, pur avendo provveduto con L.R. n. 27 del 2016 a conformarsi ai requisiti indicati dalla normativa nazionale, non si sia proceduto all’individuazione di una figura professionale in linea con i nuovi standard; e poi, se sussiste la volontà politica di adottare un provvedimento finalizzato a rendere inoperativo il contratto stipulato con la dottoressa Banchero, al fine di tutelare l’interesse pubblico al fatto che determinate posizioni apicali vengano ricoperte da soggetti in possesso delle competenze e dei requisiti espressamente richiesti dalla legge". 

"Ricordo a Giunta e Assessorato che il decreto nazionale d.lgs 171 del 4 agosto 2016, stabilisce il rispetto di precisi requisiti professionali. La normativa infatti enuncia: che sia un medico in possesso dell’idoneità nazionale di cui all'art. 17; che non abbia compiuto il 65esimo anno di età; e che abbia svolto per almeno 5 anni qualificata attività di direzione tecnico-sanitaria in enti o strutture sanitarie, pubbliche o private, di media o grande dimensione. La legge regionale (la 925/2016 del7 ottobre 2016) che recepisce questo d.lgs. 171/2016, è stata recepita dalla Regione un mese dopo che, la stessa Regione, nominava la Banchero, giustificando così la propria nomina da un punto di vista puramente formale ma certamente non sostanziale. La nomina dell'ssesore Viale, fatta ‘opportunamente’ a ottobre, rispettava solo i vecchi requisiti, superati ormai da agosto, ma altrettanto opportunamente recepiti dalla Regione, con comodo, solo a novembre, consentendo così in extremis di nominare proprio la non idonea Banchero". 

"Dalle non risposte di Viale, che ha nominato la Banchero con delibera di Giunta, dunque, ravvisiamo un'evidente forzatura: il Direttore Sanitario scelto non ha le competenze che dovrebbe e non ci sono giri di parole che possano giustificare una nomina che è in evidente contrasto con i requisiti", aggiunge ancora Salvatore. 

"Il ritardo sospetto dell'assessore nel recepire in legge regionale il decreto nazionale, e l’aver nominato proprio un mese prima una figura che secondo quel decreto nazionale non è idonea per quel compito delicato; insieme anche alla pervicacia con cui l'assessore continua a difendere questa singolare nomina, nonostante i ripetuti moniti di tutta la minoranza, e nonostante l’esplicita richiesta di rimediare con una nuova nomina che contempli questi essenziali requisiti, tutto fa pensare che la logica che informa la sua scelta sia aliena a motivi riconducibili al bene comune, e sia decisamente invece più vicina a una logica che non dovrebbe mai caratterizzare le amministrazioni pubbliche. Il tutto, come sempre, a scapito della qualità per l'utenza. È una vergogna! Servono profili competenti: l’assessore dovrebbe tornare sui suoi passi, nominando chi invece è idoneo", conclude la capogruppo.

Redazione


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