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| 23 aprile 2019, 11:46

Aperture festive, Filcams Cgil Savona: "Nessun miglioramento economico e occupazionale"

La Filcams Cgil da sempre contraria alla totale liberalizzazione degli orari e delle aperture nel commercio, sta portando avanti una battaglia a sostegno di una regolamentazione del settore

Aperture festive, Filcams Cgil Savona: "Nessun miglioramento economico e occupazionale"

"25 aprile e 1 maggio, sono solo alcune delle festività civili e religiose che continuano ad alimentare il dibattito tra chi sostiene il sempre aperto di negozi e centri commerciali e chi vorrebbe regolamentare la chiusura delle saracinesche" commenta in una nota Cristiano Ghiglia, Filcams Cgil Savona. 

“Adeguarsi ad una logica concorrenziale sfrenata sacrificando il valore storico e morale di queste due festività è un errore. La crisi che stiamo vivendo richiederebbe esattamente il contrario, ovvero il rafforzamento di riferimenti per la convivenza democratica nostra e dell’intera società".

"La Filcams Cgil da sempre contraria alla totale liberalizzazione degli orari e delle aperture nel commercio, sta portando avanti una battaglia a sostegno di una regolamentazione del settore, che permetta di venire incontro anche alle esigenze delle lavoratrici e lavoratori - prosegue - La legge annunciata per imporre un numero di domeniche di riposo a tutti sembra finita nel dimenticatoio, tra le schermaglie dei due partiti di governo".

"Sono stati anni in cui non solo l’occupazione non è aumentata, ma, proprio per effetto delle liberalizzazioni, si è assistito ad un forte arretramento delle condizioni di lavoro, con turni di lavoro su 365 giorni all’anno e l'estensione dell’orario h24. La riduzione di oltre il 20% dell'occupazione diretta ha comportato il ricorso, sempre più frequente, a forme di lavoro precario. Il 70% dei dipendenti ha un rapporto di lavoro part-time, nella maggior parte dei casi, involontario. Il 40% è rappresentato da lavoratrici e lavoratori a tempo determinato, a chiamata, in somministrazione o in appalto". 

"I lavoratori coinvolti dall’obbligatorietà del lavoro domenicale e festivo raggiungono circa il 40% degli addetti e le maggiorazioni originariamente previste per tali prestazioni hanno subito drastiche riduzioni a causa della situazione di difficoltà in cui versa parte rilevante del settore. La Filcams CGIL ribadisce che la mobilitazione per la regolamentazione delle aperture domenicali e festive non è solo a favore delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio che palesemente ne subiscono le conseguenze, è una mobilitazione per il territorio e l'ambiente, per i centri storici, per la cultura"

"Regolamentare il commercio significa anche porre una riflessione su modelli e indirizzi di sostenibilità alternativi alle attuali pratiche del consumismo - conclude - A prescindere dalle lentezze del legislatore, è necessario dare anche  una prospettiva contrattuale aziendale e territoriale alla problematica. Nel savonese, in alcune realtà lavorative e parzialmente nei centri commerciali più strutturati, siamo riusciti a decifrare una calendarizzazione di chiusure e una turnistica domenicale e festiva condivisa dalle lavoratrici e dai lavoratori interessati". 

Comunicato stampa

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