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Genova | 03 maggio 2019, 14:20

Lotta all’obesità: grazie a ViviSmart i bambini di Genova bevono più acqua, mangiano più frutta e meno salumi

Il 6 e 7 maggio il momento clou dell’iniziativa arrivata al suo secondo anno: i bambini fanno la spesa equilibrata al posto dei genitori

Lotta all’obesità: grazie a ViviSmart i bambini di Genova  bevono più acqua, mangiano più frutta e meno salumi

Più acqua, frutta e pesce, ma meno salumiÈ quello che mangiano i bambini di Genova che hanno partecipato al progetto ViviSmart 2018, volto a sensibilizzare bambini e famiglie sull’importanza di una corretta alimentazione. “Un risultato eclatante, che mostra come la lotta all’obesità infantile sia possibile” dichiara Carlo Alberto Pratesi, docente Università Roma Tre e portavoce del progetto. 

OBESITÀ INFANTILE IN ITALIA E IN LIGURIA

Il progetto nasce dalla volontà di Barilla, Coop e Danone che, insieme alle rispettive fondazioni, si sono unite per combattere l’obesità nel nostro Paese, ed in particolare l’obesità infantile, che mostra numeri preoccupanti. Secondo gli ultimi dati Unicef, ben un milione tra bambini e adolescenti è obeso e questo dato colloca l’Italia al secondo posto a livello mondiale per la diffusione dell'obesità infantile tra i maschi (21%) e quarta per l'incidenza tra le bambine (14%). Un problema anche economicamente rilevante, se si pensa che questo costa al sistema sanitario 4,5 miliardi di euro ogni anno 

Guardando in particolare alla Liguria, secondo il Ministero della Salute, i bambini in sovrappeso sono il 21,7% e gli obesi sono il 6,4%, di cui l’1,4% gravemente obesi. Uno dei maggiori problemi è che i genitori di questi bambini non sempre se ne accorgonobel il 34% ritiene infatti che il proprio figlio sia normopeso o addirittura sottopeso

Se si pensa che più di un terzo dei bambini e circa la metà degli adolescenti che sono in sovrappeso mantengono questa condizione da adulti si comprende l’importanza di parlare con un linguaggio concreto e progetti alla portata di bambini e famiglie sull’importanza della dieta mediterranea e di stili di vita orientati al movimento. 

LEZIONI DI SPESA – aBCD E IL PROGETTO VIVISMART

È in virtù di questi dati e delle proiezioni future che l’alleanza aBCD (Barilla, Coop e Danone) ha voluto coinvolgere oltre 170 bambini delle classi 4elementari delle Scuole Primarie Teglia, Morante, Villa Sanguineti e Contubernio di Genova in un percorso di apprendimento in 6 incontri a scuola che culmina in due giornate di “lezioni di spesa” tra gli scaffali della Ipercoop Bolzaneto e Coop Il Mirto, i prossimi 6 e 7 maggio.

Il 6 e 7 maggio i bambini delle otto classi coinvolte potranno mettere in pratica quanto imparato durante le prime attività in aula: divisi in 4 squadreai bambini verrà consegnata una scheda contenente un messaggio inviato da un bambino (Gaia, Jasmine, Jacopo) che racconta la giornata che avranno l’indomani, differenziata per stili di vita, attività sportive programmate e clima. Mentre “Jacopo” starà a casa a leggere fumetti, “Jasmine” andrà in montagna a camminare coi genitori, “Gaia” giocherà ben due partite di calcio, e “Martino” andrà al mare. Ecco che quindi i bambini saranno chiamati a scegliere un pasto equilibratotenendo conto degli sforzi fisici che dovranno fare Jacopo, Jasmine, Martino e Gaia, ma anche del clima e le temperature a cui andranno incontro. Un vero e proprio test, che anche molti adulti oggi farebbero fatica a superare. 

L’iniziativa torna così per il secondo anno a sensibilizzare bambini e famiglie sull’importanza di una corretta alimentazione e per educarli a perseguire stili di vita intelligenti e salutari. E il metodo funziona, come dimostrano i primi risultati del progetto pilota dello scorso anno: “I bambini di Genova che hanno partecipato al progetto lo scorso anno sono risultati molto sensibili al programma tanto da variare sensibilmente le proprie abitudini alimentari. Dopo un attento studio, infatti, si può dire che abbiano diminuito in modo tangibile la quantità di salumi che mangiano ogni settimana, ma soprattutto, hanno aumentato la quota di verdure e pesce. Infine, hanno capito l’importanza dell’idratazione e bevono molto di più”, dichiara Costanza Nosi, professoressa della Lumsa, in base ai risultati della ricerca sviluppata dall’Università LUMSA, insieme alle Università di Napoli Parthenope e Roma Tre. 

“I bambini di oggi sono ricchi di stimoli e le lezioni teoriche non bastano più, per questo abbiamo deciso di portare i bambini direttamente al supermercato, dove possono toccare con mano quanto hanno imparato” dichiara Carlo Alberto Pratesi, docente Università Roma Tre e portavoce dell’iniziativa. “I risultati del progetto pilota dello scorso anno sono eccellenti. L’obiettivo di quest’anno è far ancora meglio e soprattutto dare una forma mentis ai bambini che possano mantenere anche negli anni a venire. Se un bambino impara a fare la spesa, scegliendo i prodotti giusti per un pasto equilibrato, anche il resto della famiglia ne beneficerà, per un impatto su tutta la comunità” – conclude Carlo Alberto Pratesi.

Redazione

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