Sanità - 17 maggio 2019, 12:06

Obesity Day: aBCD lancia la sfida contro l'obesità infantile, Italia seconda in Europa nell'emergenza

Il progetto ViviSmart promosso dall’alleanza di Barilla, Coop e Danone per educare bambini e famiglie a modelli alimentari corretti sta dando ottimi risultati a Milano, Genova, Parma e Bari con campagne a scuola e nei supermercati

Obesity Day: aBCD lancia la sfida contro l'obesità infantile, Italia seconda in Europa nell'emergenza

In occasione della Giornata Europea dell’Obesità, promossa dall’European Association for the Study of Obesity, che si celebra quest’anno il 18 maggio, aBCD vuole ribadire l’importanza di una corretta alimentazione e dei corretti stili di vita come momento fondamentale contro l’obesità infantile e adulta.

Il progetto ViviSmart nasce dalla volontà di Barilla, Coop e Danone che, insieme alle rispettive Fondazioni, si sono unite per combattere l’obesità nel nostro Paese, ed in particolare l’obesità infantile, che mostra numeri preoccupanti. Secondo gli ultimi dati presentati il 30 aprile all’European Congress on Obesity dalla Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) dell’OMS, a cui l’Istituto Superiore di Sanità italiano partecipa con la sorveglianza di OKkio alla SALUTE rappresentando l’Italia, tra i bambini europei la percentuale di obesità rimane alta, con picchi di obesità grave soprattutto tra i maschi, che in Italia toccano il 4,3%. Inoltre, l’Italia risulta seconda solo alla Grecia per obesità e sovrappeso infantile. Un problema anche economicamente rilevante, se si pensa che questi dati costano al sistema sanitario 4,5 miliardi di euro ogni anno. Da qui l’importanza di parlare con un linguaggio concreto e progetti più alla portata di bambini e famiglie per ribadire l’importanza della dieta mediterranea e di stili di vita più orientati al movimento e all’aria aperta.

“L’alleanza che vede uniti il settore alimentare, il mondo delle cooperative di consumatori, le fondazioni no profit e la ricerca scientifica, è nata con la convinzione che la condivisione di competenze ed esperienze potessero portare alla concreta realizzazione del progetto ViviSmart, con l’obiettivo di favorire l’adozione di stili di vita più corretti e un’alimentazione più sana - dichiara Salvatore Castiglione, Corporate Affairs Danone Company –. Il progetto ViviSmart si è sviluppata nell’arco di due anni con una serie di attività coordinate di edutainment che hanno coinvolto scuole, punti vendita, medicina generale e nuove tecnologie, rivolgendosi a tutti i membri del nucleo famigliare con lo scopo di informare, coinvolgere e attivare la popolazione italiana rimettendo al centro i principi della dieta mediterranea”.

Il progetto sta funzionando, come dimostrano i dati della prima edizione: risultano realmente modificate abitudini alimentari e stile di vita dei partecipanti, nonché nettamente migliorate le competenze di bambini e famiglie in materia di alimentazione. Il progetto, nato con l’obiettivo di riavvicinare la popolazione italiana alle buone abitudini della dieta mediterranea attraverso una serie di iniziative di edutainment, da settembre 2017 ad oggi ha coinvolto in totale 4 città, 20 medici di medicina generale, 17 scuole, 120 insegnanti, 106 classi, 2275 bambini e famiglie, 17 punti vendita e medici di medicina generale per oltre 1500 ore di attività con i bambini.

Dalla ricerca sviluppata dall’Università LUMSA (insieme alle Università di Napoli Parthenope e Roma Tre) sui partecipanti al progetto pilota, si registrano sensibili modifiche nei comportamenti di bambini e famiglie nei confronti di alimentazione e movimento: grazie a ViviSmart l’11% dei bambini beve più acqua e più volte durante la giornata così come si è riscontrato l’aumento del 6% dei bambini che mangiano frutta e del 13% di quelli che mangiano verdure. Contemporaneamente si è verificato un aumento della consapevolezza sul consumo di cereali e latte e suoi derivati, alimenti che si trovano allo stesso livello della piramide alimentare: nello specifico il 75% dei bambini beve latte durante la giornata e l’80% mangia latticini.

In generale, si sottolinea come a seguito della partecipazione alla campagna educativa gli scolari hanno iniziato a sostituire le merendine con più frutta e verdura e si dimostrano più disponibili a provare cibi nuovi. La stessa considerazione vale per il movimento: sono molti di più i bambini che decidono di dedicare più tempo all’attività fisica facendo sport per quasi 4 volte alla settimana, riducendo le ore passate davanti alla tv o giocando ai videogame, questo significa che la campagna ha prodotto effetti positivi riducendo la sedentarietà dei bambini.

Il dato relativo al cambiamento nelle abitudini alimentari dei bambini è confermato non solo dagli insegnanti coinvolti nella campagna, di cui 36 su 52 hanno affermato di aver osservato modifiche sostanziali nelle abitudini alimentari dei propri alunni, ma anche e soprattutto dai genitori che indirettamente sono stati influenzati dai propri figli a modificare le tendenze alimentari della famiglia: si può parlare in questo caso di “effetto alone” della campagna che ha raggiunto in maniera trasversale l’intero nucleo famigliare. Infatti, tra i genitori intervistati il 50% afferma che i bambini hanno chiesto di comprare cibi diversi rispetto a prima e il 55% dichiara che, dopo aver parlato della campagna con i propri figli, ha cominciato a modificare le abitudini alimentari di tutta la famiglia.

Il progetto ViviSmart che si sta svolgendo in 36 classi di 9 scuole elementari d’Italia in questi giorni, si sviluppa in una serie di incontri prima in classe e poi nei punti vendita Coop.  Le attività sono state progettate partendo dal concetto di “corpo come sistema fisiologico, psicologico e culturale”, superando la sua visione funzionalista, normalmente adottata a scuola, e il concetto di “teoria ingenua” costruita dai bambini, che diventa il punto di partenza delle lezioni ViviSmart. L’obiettivo di ciascun incontro è quello di far evolvere le “teorie ingenue” dei bambini verso la conoscenza, grazie anche a laboratori scientifici, sensoriali e artistici. Nel complesso, gli incontri si sviluppano in una serie di attività – sul corpo, sugli alimenti, sulla piramide alimentare, sul movimento – che consentono di rendere i bambini e le loro famiglie veri e propri protagonisti. Al termine del percorso in classe, i bambini divengono attori di una “spesa simulata”, ossia fanno loro la spesa spiegando poi ai propri genitori cosa hanno deciso di acquistare e perché.

Divisi in 4 squadre, ai bambini viene consegnata una scheda contenente un messaggio inviato da un bambino (Gaia, Jasmine, Jacopo, Martino) che racconta la giornata che avranno l’indomani, differenziata per stili di vita, attività sportive programmate e clima. Mentre “Jacopo” starà a casa a leggere fumetti, “Jasmine” andrà in montagna a camminare coi genitori, “Gaia” giocherà ben due partite di calcio e “Martino” andrà al mare. Ecco che quindi i bambini sono chiamati a scegliere un pasto equilibrato tenendo conto degli sforzi fisici che dovranno fare Jacopo, Jasmine, Martino e Gaia, ma anche del clima e le temperature a cui andranno incontro. Un vero e proprio test, che anche molti adulti oggi farebbero fatica a superare.

“Una delle problematiche d’interesse a livello globale è il dilagare di stili di vita scorretti, ma, in un contesto in cui i bambini sono ricchi di stimoli e le lezioni teoriche non bastano più, è necessario prevedere azioni che li coinvolgano direttamente - dichiara Roberto Ciati, Scientific & Government Relations Vice President Barilla Group, che prosegue - per questo abbiamo deciso di portarli direttamente al supermercato, dove possono toccare con mano quanto hanno imparato”. Ciati commenta poi i risultati del progetto: “I risultati del progetto pilota dello scorso anno sono eccellenti. L’obiettivo di quest’anno è far ancora meglio e soprattutto dare una forma mentis ai bambini che possano mantenere anche negli anni a venire. Se un bambino impara a fare la spesa, scegliendo i prodotti giusti per un pasto equilibrato, anche il resto della famiglia ne beneficerà, per un impatto su tutta la comunità”, conclude Ciati.

Il progetto ViviSmart in corso - la campagna edutainment aperta a tutti Ad affiancare le iniziative rivolte direttamente ai bambini e alle scuole, aBCD propone una vera e propria campagna di edutainment, rivolta a tutta la popolazione per educare bambini e famiglie a modelli alimentari corretti attraverso il gioco e le nuove tecnologie: pima di fare la spesa, le persone possono infatti fare una “spesa multimediale simulata” attraverso un visore – l’Oculus GO – e un totem interattivo.   Fino al 26 maggio, tutti coloro che si recheranno a fare la spesa nei punti Coop aderenti, potranno partecipare alla campagna “Smart” e creare i migliori abbinamenti di piatto per ogni momento della giornata.

“Per coinvolgere le famiglie e le comunità locali, Coop ha messo a disposizione della campagna ViviSmart  i propri supermercati e ipermercati, ossia il luogo dove le persone fanno abitualmente la spesa e quindi influenzano in modo importante le proprie abitudini alimentari – sostiene Renata Pascarelli, Direttore Qualità Coop Italia – “L’idea è quella di educare e allo stesso tempo divertire, e, inaspettatamente un forte coinvolgimento arriva dalle persone più anziane, attirate dalle nuove tecnologie, che fanno di tutto per non essere da meno di figli e nipoti”, aggiunge Pascarelli.

Redazione

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