Attualità - 21 maggio 2019, 17:34

Prorogati i termini di presentazione delle domande per la Zona Franca Urbana

Imprese e lavoratori autonomi avranno tempo fino al 20 giugno; 352 le attestazioni rilasciate finora dalla Camera di Commercio

Prorogati i termini di presentazione delle domande per la Zona Franca Urbana

Il Ministero dello Sviluppo economico ha accolto la richiesta, avanzata dalla Regione Liguria e dalla Camera di Commercio di Genova, di prorogare i termini per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi localizzati nella Zona Franca Urbana  istituita nel territorio della Città metropolitana di Genova a seguito del crollo del Ponte Morandi (art. 8 del Decreto Genova). 

Il nuovo termine è stato quindi fissato per le ore 12 del 20 giugno 2019. 

Il termine del 20 giugno va anche ad allinearsi con quello stabilito per la richiesta di risarcimento da 15mila euro una tantum da parte dei lavoratori autonomi, prorogato nei giorni scorsi dal Commissario delegato per l’emergenza di Ponte Morandi, Giovanni Toti (con sospensione dell’attività ridotta a 4 giorni lavorativi consecutivi e non). 

La misura prevede esenzioni fiscali e contributive per le imprese e contributive per i lavoratori autonomi della ZFU di Genova che dimostrino di aver subito, a causa del crollo, una riduzione del fatturato almeno pari al 25% nel periodo compreso tra il 14 agosto 2018 e il 30 settembre 2018, rispetto al valore mediano dello stesso periodo relativo al triennio 2015-2017. 

La ZFU comprende i comuni di Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Sant'Olcese e Serra Riccò, e i Municipi Valpolcevera, Centro Ovest, Centro Est, Medio Ponente e Ponente. 

A oggi, le attestazioni dei requisiti per l'accesso alle agevolazioni previste dalla ZFU rilasciate dalla Camera di Commercio sono 352. 

Le domande di accesso alle agevolazioni devono invece essere presentate, esclusivamente tramite procedura informatica, sul sito di Invitalia. 

Le risorse stanziate ammontano a 9 milioni e 900 mila euro per il 2018 e 49 milioni e 500 mila euro all'anno per il 2019 e il 2020.

Redazione

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