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Cultura | 19 giugno 2019, 14:02

Ius Culturae, parte la raccolta firme per la legge che prevede la cittadinanza ai minori che studiano in Italia

La proposta, promossa da Sapere Genova, Ceis e Comitato Europa Genova 2, ha riscosso anche il sostegno del Pd: ora c'è tempo fino a settembre per raccogliere le firme necessarie alla presentazione del testo al Parlamento

Ius Culturae, parte la raccolta firme per la legge che prevede la cittadinanza ai minori che studiano in Italia

Garantire ai minori stranieri che studiano in Italia, nati o meno nel paese, la possibilità di conseguire la cittadinanza italiana dopo un ciclo di studi: questa in estrema sintesi il contenuto della proposta di legge di iniziativa popolare ispirata al principio del cosiddetto Ius Culturae, presentata oggi a Palazzo Ducale.

I promotori dell'iniziativa, Sapere Genova, Ceis e Comitato Europa Genova 2, hanno spiegato oggi ai giornalisti tempi e modalità della raccolta firme insieme a diversi esponenti del Partito Democratico, che ha deciso di sostenere l'iniziativa.

La proposta di legge raccontata da Roberta Lolli, coordinatrice del comitato promotore Sapere Genova:

La raccolta firme è già iniziata presso tutti i Municipi di genova, dove è possibile recarsi al mattino, mentre nel pomeriggio si può dare la propria firma per il sostegno alla proposta in Comune, negli uffici di Palazzo Tursi in via Garibaldi, oppure alla sede degli uffici anagrafici in corso Torino: la proposta di iniziativa popolare è stata depositata e occorre raccogliere le 50 mila sottoscrizioni necessarie entro settembre. "Per tutta l'estate organizzeremo poi dei banchetti per portare la raccolta firme al di fuori dei palazzi istituzionali, per raccogliere il maggior numero possibile di adesioni", ha puntualizzato Roberta Lolli.

Il commento del presidente Ceis Genova, Enrico Costa:

Anche il Pd sostiene la proposta per lo Ius Culturae, il commento del presidente del Municipio Bassa Val Bisagno, Massimo Ferrante:

"Con la proposta di legge di iniziativa popolare sullo ius culturae #italianochistudia intendiamo rimettere all’attenzione del Parlamento la questione dei diritti dei minori nati e cresciuti in Italia ma che non sono riconosciuti come cittadini italiani perché figli di genitori stranieri - scrivono gli organizzatori della campagna di raccolta firme -. Secondo i dati ISTAT, la popolazione straniera in Italia è di oltre 5 milioni di persone, e per circa il 20 per cento è composta da minorenni. Stranieri che molto spesso sono nati nel nostro Paese e sono pienamente inseriti nei percorsi scolastici: parlano la nostra lingua, frequentano le stesse scuole dei bambini e delle bambine cittadini italiani, con loro giocano e condividono passioni e percorsi formativi e educativi. Possono dirsi davvero stranieri nel Paese dove vivono? È utile per l’Italia farli sentire stranieri? Produce più sicurezza o più integrazione? Secondo noi no. La società è cambiata e a regolare il fondamentale diritto alla 'cittadinanza' non possono essere le medesime leggi di un tempo, ma norme nuove adeguate alle attuali esigenze del Paese. Norme che riconoscano la cittadinanza italiana a quelle bambine e a quei bambini definiti 'stranieri' che invece fanno pienamente parte delle nostre comunità, sia per le relazioni che vivono, sia per i percorsi di educazione e formazione alla cittadinanza che seguono e per i percorsi scolastici che frequentano".

Il progetto di legge è identico a quello già approvato nella XVII legislatura dalla Camera dei Deputati, e mai votato dal Senato della Repubblica. "Abbiamo scelto questo testo, perché vogliamo idealmente ripartire da dove il Parlamento si è fermato, consapevoli che per molti di noi questa formulazione  non rappresenta la proposta di legge perfetta ma è lo strumento più immediato per sollecitare il Parlamento a riaprire quel dibattito - si legge ancora sul sito internet dei promotori -. È infatti per noi urgente che l’Italia affronti la questione dei “nuovi italiani” e si doti di una legge moderna sulla cittadinanza capace di rendere pienamente attiva una generazione di giovani di fatto italiani che condividono ambizioni, speranze, sogni, amicizie e amori con i loro coetanei che italiani pure sono".

Redazione


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