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Attualità | 21 giugno 2019, 14:54

Arriva l'estate, la "brutta stagione" per il deprecabile fenomeno dell'abbandono degli animali domestici

L'associazione nazionale per la tutela degli animali "Fondo amici di Paco" lancia la campagna in corrispondenza con l'arrivo di caldo e ferie per moltissimi italiani: "È tempo di vacanze"

Arriva l'estate, la "brutta stagione" per il deprecabile fenomeno dell'abbandono degli animali domestici

Gli abbandoni di cani e di gatti segnano il loro picco tra gennaio e marzo e poi tra metà giugno e metà settembre. Nel primo caso si tratta di cani o gatti acquistati o adottati a Natale, nel secondo di cani o gatti che, seppur abituati a vivere in casa, con l’arrivo delle vacanze estive diventano degli impicci e si ritrovano sbattuti per strada. Il destino di un cane o di un gatto abbandonato però non cambia con le stagioni: le probabilità di morire di stenti, finire schiacciato da un'auto o vittima di violenze sono sempre le stesse.
I più “fortunati” finiscono in un rifugio, in attesa di un’adozione, che purtroppo arriva solo per pochi. Uno di questi è il mitico Paco, che grazie alla sua mamma adottiva Diana Lanciotti ha potuto raccontare la sua storia (in “Paco, il Re della strada” e altri 3 libri vendutissimi), svelando a tutti coloro che non lo conoscevano il volto tragico del randagismo.

«Per migliaia di cani e di gatti l’estate è la "brutta stagione"», spiega Diana Lanciotti, fondatrice dell’associazione, pubblicitaria, giornalista, fotografa e autrice di libri cult sugli animali, oltre che di romanzi di grande successo. «Acquistati o adottati a Natale, magari senza pensare all’impegno che un animale in casa comporta, già a Pasqua diventano ingombranti e d’estate vengono buttati via come scarpe vecchie. La mancanza di buona volontà di tanti proprietari si abbina ai troppi divieti che ancora esistono, anche se per fortuna abbiamo fatto grandi conquiste rispetto al passato, migliorando la cultura dell’accoglienza e del rispetto verso gli animali, ma anche dell’educazione dei propri quattrozampe, per farli diventare... cittadini modello in una società che non è di certo tagliata su misura per loro.» In proposito va ricordato l’importante contributo di Diana Lanciotti al tema dell’educazione, con i libri “L’esperta dei cani”, “I cani non hanno colpe” e la rubrica “Parliamone insieme” sulla rivista “Amici di Paco”.
 

Diamo o non diamo... i numeri?
In questo periodo tante associazioni stanno dando le cifre dell'abbandono. Ma è veramente possibile darle?

«Noi i “numeri” li abbiamo dati all'inizio: per delineare il fenomeno dell’abbandono, allora totalmente sconosciuto, ci eravamo basati su rilevazioni effettuate dalle Regioni nell’arco di oltre 10 anni. Nel tempo la situazione si è evoluta molto rapidamente (in meglio) e non mi risulta che oggi sia possibile dare cifre. Gli ultimi comunicati usciti in questi giorni parlano di abbandoni in aumento, e riportano a grandi linee i numeri da noi diffusi 22 anni fa! Addirittura qualcuno parla di un... “censimento” dei randagi, che sarebbero 600.000. Su quali basi? Sarebbe interessante, ma credo inutile, chiedere quale metodologia sia stata utilizzata per “censire” animali vaganti sul territorio. Li si è messi tutti in fila per due? Li si è radunati in una piazza e poi si è fatta la conta? Penso che ci siano altri modi per far parlare i giornali: ad esempio essere seri e corretti e dare testimonianza coi fatti del proprio impegno a favore degli animali.»
In tal senso, il Fondo Amici di Paco è una delle poche associazioni che, oltre a fare campagne di sensibilizzazione, si impegnano in iniziative che si traducono in aiuti concreti. Un esempio è la Campagna Antiparassiti, grazie alla quale da 17 anni il Fondo provvede alla profilassi antiparassitaria per migliaia di cani e di gatti ospiti dei rifugi in tutta Italia.

«Non è corretto “dare i numeri” a casaccio per fare notizia: così si vanifica l’impegno, nostro e di altre associazioni, volto a far capire che l’abbandono, così come ogni forma di maltrattamento, è un fenomeno vergognoso per una società civile», continua la Lanciotti. «La verità è che si è creata negli anni una fortissima sensibilizzazione sui temi animalisti, e perciò si parla molto di più di abbandoni, maltrattamenti, crimini contro gli animali. Di conseguenza può sembrare che il fenomeno sia in crescita, mentre è in deciso e (per fortuna) inarrestabile calo. Un altro cambiamento è sulla modalità di abbandono: dallo scaricarli per strada si è passati a scaricarli direttamente nei rifugi, lasciandoli legati di notte ai cancelli, o consegnandoli direttamente nelle mani dei volontari, raccontando di “ritrovamenti” per strada. Così i rifugi registrano molti più accessi rispetto al passato. Cala il randagismo e aumentano gli abbandoni al canile, ma in generale il fenomeno è in calo. In ogni caso non cambia la sostanza: l’abbandono è sempre un gesto incivile e profondamente crudele, una sorta di bomba che esplode nel cuore del cane o del gatto abbandonato e fa a pezzi la sua fiducia, le sue speranze, la sua vita.»
 
Le campagne del Fondo Amici di Paco contro l’abbandono e per la responsabilizzazione dei proprietari
Come ogni estate, per dire no all'abbandono, il Fondo Amici di Paco pubblica sulla rivista “Amici di Paco” e sulle testate che offriranno spazi gratuiti la campagna contro l’abbandono “È tempo di vacanze. Portami con te” (come sempre realizzata gratuitamente dall’agenzia Errico & Lanciotti, sotto la direzione creativa di Diana Lanciotti) e il vademecum “Mettiamo Bobi e Micio in valigia” con i consigli per viaggiare con il proprio cane o il proprio gatto. Una guida indispensabile per tutti coloro che (ogni anno sono di più) decidono di andare in vacanza con il proprio amico a quattro zampe. Sul sito www.amicidipaco.it inoltre si può consultare l’elenco delle spiagge accessibili ai cani in tutta Italia.
Anche quest’anno la campagna è stata declinata in vari soggetti.
«Abbiamo voluto suggerire diverse “modalità d’uso” del cane in vacanza, mostrando immagini di cani felici di essere in vacanza con i propri amati umani. Il testimonial non è più solo il nostro Paco, che è stato l’antesignano del cane disposto a tutto pur di stare con i suoi umani (come racconta Diana nel libro “In viaggio con Paco”, n.dr.). In Italia la cultura dell'accoglienza verso gli animali ha fatto grandi progressi, anche se è ancora visibile in molti luoghi pubblici l’odioso cartello “Vietato l’accesso ai cani”. A chi espone quei cartelli come un trofeo, vorrei chiedere quanti cani ha visto buttare per terra pacchetti e mozziconi di sigarette, rifiuti e sostanze inquinanti, o disturbare la quiete del prossimo giocando a pallone o correndo in spiaggia, o tenendo la radio a tutto volume, per citare solo alcune forme di “educazione umana”. Per fortuna, sensibilizzati dalle nostre campagne, molti sindaci in varie parti d’Italia hanno deciso di consentire l’accesso ai cani in diversi tratti di spiaggia. Tanto che spesso portarli o no è solo questione di buona volontà... È sempre più indispensabile, però, che ogni proprietario si assuma la responsabilità di educare il proprio cane per favorire una convivenza civile e rispettosa con il prossimo... anche quello che non ama gli animali.»
 

Mettiamo Bobi e Micio in valigia: vademecum utile e dilettevole per chi parte col proprio cane o il proprio gatto

Se siete tra i felici umani che hanno la fortuna di potersi portare al mare o ai monti il proprio cane o gatto, sappiate che è indispensabile, prima di partire, preparare tutte le mosse perché la vacanza non sia uno stress né per voi né per il vostro quattrozampe. Ci sono alcune semplici ma fondamentali “regolette” da seguire. Il vademecum "Mettiamo Bobi e Micio in valigia" proposto per il ventesimo anno dal Fondo Amici di Paco, è un’utilissima guida che spiega come viaggiare in auto, treno, aereo, nave con i propri amici con la coda e fornisce numerosi suggerimenti per rendere piacevole e tranquilla la vacanza con il proprio amico a quattro zampe. La guida è completata da una sezione che riguarda i doveri e le responsabilità dei proprietari di cani. Infatti il Fondo Amici di Paco promuove da anni la campagna “Cane educato, cane rispettato” per la responsabilizzazione dei proprietari, nella convinzione che un cane educato venga più facilmente accettato e rispettato anche dagli altri. Il vademecum è inserito anche nel libro "In viaggio con Paco" di Diana Lanciotti (Paco Editore). Per qualunque informazione: 030 9900732, paco@amicidipaco.it

Il soggiorno
Prima di partire informatevi se in albergo, o campeggio o nella casa dove alloggerete, i cani o i gatti sono ammessi. Per quanto riguarda i cani verificate se ci sono spiagge in cui è possibile portarli tranquillamente (i gatti invece non gradiscono il sole e l’acqua, quindi vi sconsigliamo di portarli con voi in spiaggia).
Purtroppo in Italia la legislazione è ancora piuttosto restrittiva riguardo l’accesso dei cani alle spiagge. Il Fondo Amici di Paco è riuscito a far modificare le disposizioni vigenti, in modo da favorire le vacanze con i propri cani e ridurre così gli abbandoni.
Viaggiate in auto?
Se viaggiate con un solo cane potrete lasciarlo libero in macchina, purché non rappresenti un pericolo per la guida. Se il vostro cane è un irrequieto, o se i cani sono più di uno, è d’obbligo la rete divisoria.
Se viaggiate con un gatto, a meno che non lo abbiate abituato a restare libero, starete più tranquilli se lo lascerete nel trasportino, con il quale naturalmente avrà già familiarizzato in precedenza. Fate una prova preliminare per verificare che il vostro amico non soffra il mal d’auto. In tal caso chiedete consiglio al vostro veterinario su come rendergli sopportabile il viaggio.
Non dategli mai da mangiare nelle ore precedenti la partenza. Tenete sempre pronta una bottiglia d’acqua fresca e una ciotola per farlo bere durante le soste.
Se fate scendere il cane dalla macchina nelle aree di sosta, mettetegli sempre il guinzaglio prima di farlo uscire!
Attenzione al caldo: non lasciate mai i vostri amici a 4 zampe chiusi in auto sotto il sole o comunque al caldo. Se dovete assentarvi per pochi minuti, lasciateli all’ombra con la ciotola piena d’acqua e almeno due finestrini abbassati di qualche centimetro per creare il necessario giro d’aria.

Andate in treno?
I cani di piccola taglia e i gatti, alloggiati nell’apposito trasportino (max 70x30x50 cm), viaggiano gratis sulle ginocchia del proprio accompagnatore. Per i cani di media/grossa taglia è necessario pagare un biglietto prezzo Base scontato del 50%.
I cani devono essere muniti di guinzaglio e museruola e non devono arrecare disturbo agli altri passeggeri dello scompartimento. Altrimenti dovrete sostare nel vestibolo o in corridoio. I gatti o i cani di piccola taglia possono dormire con voi nelle vetture letto, purché prenotiate e paghiate l’intero scompartimento (nel traffico interno dovrete pagare una tassa di disinfestazione). Nelle vetture cuccette, invece, sono ammessi solo i cani guida per non vedenti.
Per tutti i cani è necessario essere in possesso del certificato di iscrizione all’anagrafe canina (o del “passaporto” del cane per i viaggiatori provenienti dall’estero), da esibire all’acquisto del biglietto e durante il viaggio.
Un consiglio: fate sempre in modo che i vostri quattrozampe siano puliti e disinfestati dai parassiti (regola che si dovrebbe comunque seguire 365 giorni all’anno).
Consultate il sito www.trenitalia.it per tutti i dettagli.

Viaggiate in aereo?
Con buon anticipo sulla partenza chiedete consiglio al vostro veterinario su come far viaggiare il vostro amico in modo sereno e sicuro e informatevi presso la compagnia aerea sulle modalità di trasporto degli animali (le diverse compagnie hanno regolamenti che variano l’una dall’altra).
Se il vostro cane o il vostro gatto, pesato insieme al trasportino, non supera i 10 chili potrete portarlo in cabina per godere con lui delle emozioni del volo. Se il cane non è di piccola taglia potrà viaggiare nella stiva pressurizzata, in un trasportone che la compagnia di volo vi metterà a disposizione. Viaggiare nella stiva però può essere rischioso in caso di eventuali problemi di pressurizzazione.

Viaggiate in traghetto?
Mentre la crociera è off-limits per i nostri amici quadrupedi, viaggiare in traghetto sta diventando un po’ più facile. Alcune delle principali compagnie di navigazione (Sardinia/Corsica Ferries, Grandi Navi Veloci e Moby Lines) hanno predisposto un certo numero di cabine accessibili ai cani e ai gatti, a pagamento. Dato che la disponibilità è ridotta, vi consigliamo di prenotare per tempo soprattutto nei periodi più “caldi” dell’anno.
Le altre navi hanno appositi canili o gattili. In questo caso accertatevi che il vostro amico accetti senza traumi di viaggiare chiuso in gabbia e separato da voi per alcune ore. In ogni caso ricordate di lasciargli sempre a disposizione la ciotola dell’acqua.
Non lasciateli mai in macchina nei garage: nelle stive le temperature salgono a livelli insopportabili.
La nave rappresenta un luogo pieno di novità e insidie (zone scivolose, scale ripide, ecc.) per il vostro cane. Dovrete sempre tenerlo al guinzaglio e, se è un po’ nervoso, sarà preferibile mettergli la museruola. Il gatto invece starà più tranquillo rinchiuso nel suo trasportino.
Attenzione ai bisognini: non lasciate che il cane sporchi nelle zone di passaggio, o che annaffi chi se ne sta sul ponte inferiore. Utilizzate le zone appositamente predisposte (ove presenti) e comunque girate sempre muniti di paletta e sacchettino e rimuovete immediatamente le... prove del suo passaggio. Ricordatevi che non tutti amano i cani e che non potete imporre a nessuno la vicinanza del vostro tenero cucciolo, sia che pesi 5 chili, sia 50.

Le vaccinazioni
Sia per i cani che per i gatti vanno effettuate ogni anno, indipendentemente dai viaggi.
Portate sempre con voi il libretto sanitario, con le indicazioni di tutte le vaccinazioni obbligatorie e di quella antirabbica (richiesta per l’estero e da alcune compagnie aeree o di navigazione per tragitti nazionali. Informatevi sempre prima di fare il biglietto).
Per viaggiare nei paesi dell’Unione Europea è necessario il “Passaporto per gli animali domestici”, che vi verrà rilasciato dal veterinario della ASL, dove saranno annotate tutte le vaccinazioni somministrate al vostro quattrozampe.
Il vostro veterinario è l’esperto più fidato a cui rivolgersi per avere tutte le informazioni e che vi metterà al corrente, a seconda della zona in cui vi recherete, degli eventuali pericoli verso i quali premunirvi, per evitare parassiti o malattie indesiderate.

Conservare le abitudini di casa?
Quando partite portatevi la scorta del suo cibo abituale, per non provocargli inutili scompensi o stress da cambiamento. Portategli uno dei suoi giochini preferiti, una copertina, una brandina, qualcosa che gli sia familiare e gli faccia da cuccia, per non farlo sentire troppo spaesato.
Ricordatevi che il vostro amico ha una capacità di adattamento che vi stupirà e che è pari solo alla sua sconfinata voglia di stare con voi. Sfruttate questa sua meravigliosa capacità per renderlo un “compagno di vacanza” ideale per voi e per gli altri. Solo così si creeranno i presupposti perché tanti altri cani e gatti possano essere i felici compagni di vacanza di altrettanti felici umani.

Doveri e responsabilità del... padrone ideale
Si stima che nelle famiglie italiane vivano quasi 7 milioni di cani e oltre 7 milioni di gatti. La compagnia di un cane o di un gatto è sempre motivo di gioia e affetto. Ma per chi non ha animali e magari non li ama, i cani o i gatti possono essere causa di fastidi e problemi. Ogni proprietario ha perciò l’obbligo di impegnarsi perché la presenza del proprio amico con la coda sia tollerata anche dagli altri umani. Così come il benessere e la felicità, anche l’educazione dei nostri amici a 4 zampe dipende da noi, per consentire loro di inserirsi nella società umana in modo civile e sereno.
Gli animali, in particolare i cani, sono lo specchio dei propri “padroni”: se il cane è maleducato, significa che il suo padrone non ha saputo sfruttare le sue enormi capacità di apprendimento per farlo diventare un essere educato, gestibile e che sappia comportarsi bene in ogni occasione, senza essere fonte di guai o fastidi. Il buon senso e la buona educazione sono quindi la chiave di volta per far accettare agli altri i nostri quattrozampe e diffondere, in senso più generale, la tolleranza e il rispetto verso gli animali.
Si potrebbe parafrasare, dicendo “Cane (o gatto) educato, cane (o gatto) rispettato”.

Alcuni consigli
Portate sempre con voi una fotografia del vostro quattrozampe: nella malaugurata ipotesi di uno smarrimento vi sarà utile per rintracciarlo. Anche se ha il microchip, obbligatorio e fondamentale, lasciategli sempre al collo il collare e una medaglietta con il nome e i vostri numeri di telefono. Mantenete i vostri quattrozampe puliti e in buona salute, attraverso un’appropriata alimentazione e la regolare somministrazione delle vaccinazioni e di prodotti antiparassitari.
Se avete un cane:
- impeditegli di disturbare il prossimo, abbaiando o saltando addosso alle persone;
- impeditegli di sporcare in zone pubbliche, e comunque siate sempre pronti a raccogliere le sue eventuali deiezioni;
- contenete la sua esuberanza quando incontra altri cani;
- nei luoghi pubblici tenetelo al guinzaglio e impeditegli di correre in mezzo alle persone;
- se avete difficoltà a farvi obbedire, rivolgetevi a una buona scuola che vi aiuterà a costruire un rapporto sereno ed equilibrato.

È anche così, attraverso il vivere civile, l’educazione e il buon senso, che si combatte l’abbandono.

Redazione

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