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| 22 luglio 2019, 12:30

Finale Ligure, l'assessore Casanova precisa: "No a sovrapposizioni di musica e ristorazione nei Chiostri"

L'assessore con delega alla cultura: "Un caso isolato ha causato qualche inconveniente, ma il dialogo tra Comune, Bar Sociale e curatori di eventi culturali è costante"

Finale Ligure, l'assessore Casanova precisa: "No a sovrapposizioni di musica e ristorazione nei Chiostri"

Arte, musica, enogastronomia… Possono davvero convivere? La risposta può essere sì, ma dipende dal contesto. O, per dirla con le parole del poeta latino Orazio, “Est modus in rebus”, esiste una misura nel fare le cose.

E così, inevitabilmente, quando le circostanze rendono la convivenza difficile, emergono le problematiche.

Questo è esattamente quanto è successo nel fine settimana ai Chiostri di Santa Caterina di Finalborgo, una delle più belle “location” per qualsiasi evento attualmente in uso in tutta la Liguria (e questo è fuori discussione). Si legge infatti questo identico post su diverse pagine social: “Con il bar ristorante allargato, nei chiostri, abbiamo perso un altro posto meraviglioso dove fare musica di qualità! Hai 100 persone che suonano e cantano Rossini e cani che abbaiano, gente che grida, piatti che si rompono. Una vergogna, almeno alla sera delle rappresentazioni devono chiuderlo, così come fanno a Verezzi”.

Molti i commenti al post allineati sulle stesse considerazioni: nessuno vuole togliere il bar dai Chiostri, ma si potrebbero valutare delle turnazioni di giorni e orari al fine di favorire la convivenza con eventi di musica e teatro.

Chiediamo all’assessore alla Cultura del Comune di Finale Ligure Claudio Casanova se questa ipotesi è percorribile. Ci risponde: “In quel singolo caso c’è stata una mancanza di comunicazione. La norma esiste già e prevede che in caso di eventi di particolare sensibilità la somministrazione prima dell’evento venga conclusa, con una attenta programmazione che contempla la chiusura del Bar Sociale prima dell’inizio.

Inoltre ho dato precise disposizioni per il controllo agli ingressi: in caso di un evento a ingresso libero ci sono delle persone che fanno accoglienza e precisano le caratteristiche dell’appuntamento culturale in corso, specificando che richiede silenzio. In questo modo i turisti che vogliono semplicemente visitare le bellezze monumentali del luogo, possono farlo in un altro momento. Se invece sono interessati al concerto o altro spettacolo in atto, sono ovviamente invitati a entrare.

Tolto questo singolo episodio, comunque, è in atto una costante comunicazione tra Comune, Bar Sociale e curatori degli eventi nei Chiostri”.

Alberto Sgarlato

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