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Attualità | 19 settembre 2019, 20:00

In Sicilia il manifesto per valorizzare la cultura e la filiera del Mediterraneo

Un progetto che nasce dalla visione del Mediterraneo come patrimonio di tutti coloro che in territori simili compiono gesti uguali, vivendo in terre non divise ma unite dallo stesso mare.

In Sicilia il manifesto per valorizzare la cultura e la filiera del Mediterraneo

È stato presentato ieri a Milano l’evento ‘Nnumari, progetto nato da un’idea dello chef bistellato Pino Cuttaia, che dal 2 al 4 ottobre riunirà in Sicilia diversi professionisti e chef per elaborare un manifesto condivisibile che valorizzi la cultura e la sostenibilità della filiera del Mediterraneo.

L’evento ‘nnumari, che in siciliano significa letteralmente “nel mare” si svolgerà sul litorale di Agrigento nella località di Licata, città natale dello chef Pino Cuttai.

Durante la conferenza stampa di presentazione sono intervenuti, oltre a  Pino Cuttaia, Francesco Paolo Di Stefano, project manager del progetto, Marcello Scalisi, presidente di Unimed - Unione delle Università del Mediteraneo, e Nino Barraco produttore agricolo e rappresentante dei tanti protagonisti che operano nella filiera agroalimentare. Un programma che si annuncia ricco di convegni, talk, masterclass, momenti di confronto e convivialità tra chef provenienti da varie località del Mediterraneo, produttori della filiera, aziende esempio di sostenibilità, giornalisti, professionisti di vari settori che diventano per l’occasione i pensatori di un manifesto condiviso ed esportabile come modello, per valorizzare la cultura e la sostenibilità della filiera legata al Mediterraneo.

Nel suo intervento Pino Cuttaia ha spiegato: «Durante il percorso della mia carriera ho capito come la Sicilia, il mio territorio, sia il frutto delle contaminazioni dei popoli che hanno vissuto in questa terra. L’arte culinaria del mio territorio non è altro che il frutto di queste diverse esperienze». «Mi sono accorto che i miei gesti sono simili ai gesti di altri cuochi e i miei viaggi mi hanno portato a capire che il territorio sul quale insisto ogni giorno è simile in tutti i Paesi del Mediterraneo con la sola differenza del microclima, della stagionalità, degli usi e dei costumi di ognuno di essi. E così ho capito che è arrivato il momento di realizzare un convivio che ho voluto intitolare ‘nnumari, nel mare, perché la mia cucina dipende dalla sopravvivenza di questo mare. Siamo parte del Mediterraneo e viviamo tutti in terre unite dal mare; abbiamo tutti problemi in comune e abbiamo il dovere di trovare soluzioni insieme con l’unico scopo di studiare modelli comuni di sviluppo economici, sociali, ambientali sostenibili. Difendere la filiera oggi significa anche conservare la propria identità».

L’appuntamento dunque  è a Licata dal 2 al 4 ottobre per un evento che si presenta unico nel suo genere che per la prima volta affronta argomenti che stanno a cuore a tutta la comunità del Mediterraneo.

A questo link il programma mentre a questo link l’elenco degli chef partecipanti, di tutto il mondo e di tutte le regioni d’Italia, Liguria esclusa.

Claudio Porchia

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