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Eventi | 11 novembre 2019, 14:44

Il festival "Testimonianze ricerca azioni" prosegue al Teatro Akropolis

Il primo spettacolo della giornata, ESTI. Performance con ipovedenti e non vedenti, è la parte conclusiva di un laboratorio condotto da Paola Bianchi presso l’Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti di Genova

Il festival "Testimonianze ricerca azioni" prosegue al Teatro Akropolis

La decima edizione del festival Testimonianze ricerca azioni, organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio, prosegue mercoledì 13 novembre 2019 (ore 18) a Casa Paganini - Infomus con lo spettacolo in prima assoluta ESTI. Performance con ipovedenti e non vedenti, frutto del laboratorio condotto da Paola Bianchi con ciechi e ipovedenti, prodotto da PinDoc e Teatro Akropolis in collaborazione con Casa Paganini - Infomus, Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Liguria. La serata, invece, si svolge nella sede di Sestri Ponente di Teatro Akropolis e prevede l’esibizione di tre spettacoli: Memories of the past di Luca Alberti / DEOS, Giovane Notturno - Episodio I “Solitudine” di Aristide Rontini, in prima regionale, e 120gr di Sara Pischedda.

Il primo spettacolo della giornata, ESTI. Performance con ipovedenti e non vedenti, è la parte conclusiva di un laboratorio condotto da Paola Bianchi presso l’Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti di Genova. La coreografa si è chiesta quali dinamiche è possibile usare e quali altre può scatenare comporre una danza con un gruppo di ciechi e ipovedenti. Molte incognite e una certezza espressa nel titolo ESTI, egli è, verbo essere alla terza persona singolare dell’indicativo in greco antico: una dichiarazione di esistenza. Da affrontare c’era la trasmissione dell’immagine in assenza di un corpo come modello da imitare. L’indagine ha portato a osservare come, in assenza di visione, la descrizione verbale di un movimento sia interpretata in tanti modi diversi quante sono le persone che ascoltano. La performance, in prima assoluta, è coprodotta da PinDoc e Teatro Akropolis e si propone di indagare le differenze percettive, accoglierle e superare i limiti imposti dalla disabilità.

La giornata prosegue con tre spettacoli di cui due (Rontini e Pischedda) selezionati tra i finalisti della vetrina sulla giovane danza d'autore del network Anticorpi XL. Si comincia con Memories of the past di e con Luca Alberti / DEOS, descrizione del momento del risveglio in cui tra le pieghe del ritorno alla coscienza attiva si insinua l’eco del passato. Il silenzio chiede soccorso alla parola, mentre il movimento si fa istinto e disvelamento, tanto forte da modificare il presente. Aristide Rontini dirige Miriam Cinieri in Giovane Notturno - Episodio I “Solitudine”, che indaga lo spazio esistenziale abitato dai giovani oggi. In Solitudine una donna abita uno spazio tecnico e freddo, è sola e avverte un senso di disagio che la spinge a una ricerca frenetica e senza scopo finché non cade stremata nella notte. Al risveglio, con occhi nuovi, si sarà guadagnata il diritto di trasformarsi in una guerriera. Infine, Sara Pischedda, in 120gr, frantuma con ironia gli stereotipi della bellezza mettendo a nudo il suo corpo, da sempre in confronto con la richiesta imperativa di essere conforme agli standard. Invece il suo corpo non è come dovrebbe essere, occupa uno spazio diverso da quello che ci si aspetta. Per questo la passerella fra i flash suona come uno sberleffo a chi la guarda e come un’assoluta affermazione di sé.

Redazione

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