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Politica | 12 novembre 2019, 13:01

Regione: in consiglio il caso dei sette uffici chiusi a Genova da Poste Italiane. Il Pd interroga l’assessore Berrino

Il caso è stato sollevato nelle ultime settimane, Poste Italiane era intervenuta con una nota citata da Berrino durante la risposta al consigliere Sergio Rossetti

Regione: in consiglio il caso dei sette uffici chiusi a Genova da Poste Italiane. Il Pd interroga l’assessore Berrino

Il caso della chiusura dei sette uffici postali a Genova, di  Apparizione, di Lagaccio, in via Negroni a Sestri Ponente, in via Rigola a Sampierdarena, in piazzetta Jacopo da Varagine a Caricamento, a Campi, oltre allo sportello multietnico di via Dante, è approdato in consiglio regionale con l’interrogazione in aula del consigliere del Partito Democratico Sergio Rossetti che ha chiesto all’assessore Gianni Berrino se la giunta voglia intraprendere azioni di salvaguardia delle esigenze dei cittadini, soprattutto anziani, che si troverebbero a breve senza l’ufficio postale di zona, oltre che dei migranti “compresi i turisti”, ha detto Rossetti, per la chiusura dello sportello multietnico di via Dante.

La vicenda era stata sollevata nelle ultime settimane, Poste Italiane era intervenuta con una nota citata da Berrino durante la risposta a Rossetti.

Poste Italiane – ha detto Berrino – ha annunciato di aver avviato un progetto di rimodulazione. I referenti liguri hanno detto che l’elenco non è ufficiale e se ne sta discutendo a livello regionale. Ci sono già stati incontri con il Sindaco Marco Bucci e i sindacati e anche il presidente della Regione Giovanni Toti ha chiesto un incontro. Poste fa sapere che non ci sarà nessun esubero di personale, ma che la riorganizzazione degli uffici sia finalizzata a incrementare l’efficienza degli sportelli che rimarranno aperti. Saranno chiusi infatti gli sportelli con pochi operatori, aperti solo mezza giornata e con scarsa affluenza dell’utenza. Il personale andrà a potenziare gli uffici maggiormente usati dai cittadini”.

Per quanto riguarda la chiusura dello sportello multietnico di via Dante, l’assessore, citando la nota di Poste Italiane, sottolinea che anche in quel caso il motivo sarebbe la scarsa affluenza e che “nell’ufficio adiacente possono essere fatte tutte le operazioni, comprese quelle che si fanno nello sportello multietnico. Inoltre, in piazza Cavour, lo sportello multietnico rimane aperto. Questi sportelli sono pensati per favorire l’inserimento degli immigrati e all’interno si trovano operatori che parlano diverse lingue tra cui arabo, inglese e francese”.

Infine, Berrino ha risposto circa le rimostranze di alcuni abitanti di via Rigola. “Ci siamo messi in contatto per avere aggiornamenti, così come hanno fatto il presidente Toti e il sindaco Bucci che hanno chiesto delucidazioni per i criteri adottati. Poste Italiane ci ha comunicato che è stata depositata anche un’interrogazione in Parlamento e che sta preparando una risposto unica. Non ci sarebbero margini, ma l’azienda ha previsto alcuni accorgimenti, come la figura del portalettere a domicilio che possa permettere di effettuare pagamenti con il pos”.

Rossetti, nella replica ha ribadito all’assessore la necessità di far sentire la voce della Regione per risolvere una problematica che potrebbe avere ripercussioni nella vita di tutti i giorni dei cittadini.

Francesco Li Noce


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