Il 10 dicembre il mondo sindacale e le associazioni datoriali potranno confrontarsi con noi in modo diverso - prosegue il sindacalista -; Confsal vuole sensibilizzare tutti gli attori politici ed istituzionali per incidere diversamente sulle scelte che determineranno il futuro di lavoratori ed imprenditori, ovvero il tessuto socio-produttivo del nostro Paese. Il fronte del lavoro è un patto che riguarda i lavoratori ed i datori di lavoro, in una logica più generale che vuole rinnovare la concezione delle relazioni sindacali".

"Il 10 dicembre presenteremo anche un nostro decalogo: partiremo dai giovani e dal Sud, che sono le due questioni prioritarie per far ripartire il Paese. Vogliamo dare alla politica una proposta unitaria, lavoratori e imprese unite, per aiutare i governi a creare politiche per il lavoro, che risulta essere, in tutte le rilevazioni demoscopiche, la principale preoccupazione degli italiani, anche se una politica spesso distratta sembra aver cancellato questo tema dalla propria agenda. Si parta dalla riduzione del carico fiscale sui lavoratori, che appesantisce imprese e dipendenti. Il governo ha aperto in tale direzione, ma la strada é ancora tutta da costruire. Il 10 dicembre ricorderemo a tutti i partiti che senza il lavoro non c’è futuro per l’Italia”, conclude Margiotta.