Attualità - 09 dicembre 2019, 18:38

Anche a Genova “A Natale aggiungi un posto a tavola”

Raccolta fondi della Comunità di Sant’Egidio per i pranzi di Natale con i poveri, gli anziani soli, le famiglie in difficoltà ed i senzatetto

Anche a Genova “A Natale aggiungi un posto a tavola”

Una tavola imbandita per accogliere a Natale migliaia di persone tra le più povere e sole del nostro Paese e del mondo: è l’evento che si realizza ogni anno da quando, il 25 dicembre 1982, venne allestito a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, il primo pranzo coii poveri.

Si trattava, allora, di una ventina di persone, ma ormai nella festa più importante dell’anno, la Comunità di Sant’Egidio offre il calore di un pranzo in famiglia e la gioia di una festa condivisa per migliaia di persone, anziani soli, senza fissa dimora, famiglie in difficoltà, persone fragili. Basti pensare che nel 2018 s’è apparecchiata la tavola per 60.000 invitati in Italia e per 240.000 nel mondo, tra Europa, Africa, Asia e America. È per sostenere questo appuntamento di solidarietà in Italia ed accogliere un numero sempre maggiore di persone che fino al 25 dicembre la Comunità di Sant’Egidio lancia la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “A Natale aggiungi un posto a tavola” alla quale è possibile contribuire con un sms o chiamata da rete fissa al numero solidale 45586 per donare 2, 5 o 10 euro.

Grazie ai fondi raccolti, a partire dal 24 dicembre, in tante città italiane potranno avere luogo cene della vigilia itineranti nel corso delle quali i volontari della Comunità di Sant’Egidio porteranno pasti caldi alle persone senza fissa dimora raggiungendole nelle stazioni e negli abituali luoghi di raduno. I festeggiamenti proseguiranno il 25 dicembre in tanti quartieri e periferie delle principali città italiane. Tra queste c’è anche Genova dove il pranzo di Natale coi volontari della Comunità di Sant’Egidio si terrà alle 13 nella Basilica della Santissima Annunziata del Vastato in piazza della Nunziata 4.

È un Natale straordinario – spiega il portavoce della Comunità di Sant’Egidio Roberto Zuccolini – quello che ogni anno raduna davanti alla tavola delle feste tutti i poveri che la Comunità sostiene e aiuta durante l’anno, oltre alle tante persone che si aggiungono per celebrare insieme quella che Francesco di Assisi chiamava “la festa delle feste”. Un modo per essere vicini a chi è in difficoltà nel giorno in cui tutti cercano una famiglia con la quale condividere la ricorrenza, ma anche un appello alla solidarietà perché le nostre città diventino più umane e vivibili per tutti, a partire proprio da chi ha più bisogno”. Secondo i più recenti dati Istat sono infatti oltre 5 milioni le persone che in Italia vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta e, tra loro, molti sono gli anziani in difficoltà economica e abitativa.

Massimo Bondì

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