Politica - 15 dicembre 2019, 11:23

Europa, i sindacati genovesi chiedono di non togliere le ore di riposo ai camionisti

Continua la battaglia sindacale di Cgil, Cisl e Uil per contrastare il tentativo della Commissione europea di modificare le ore di riposo settimanali degli autisti

Europa, i sindacati genovesi chiedono di non togliere le ore di riposo ai camionisti

Con documento ufficiale l’Organizzazione sindacale europea dei trasporti (Etf) ha ribadito, in sinergia con le organizzazioni sindacali confederali, la totale contrarietà ad effettuare modifiche peggiorative all'orario di lavoro e di riposo dei conducenti professionisti, siano essi adibiti al trasporto di persone o di merci.

“La modifica – fanno sapere in una nota Leonardo Cafuoti (Filt Cgil), Mirko Filippi (Fit Cisl) e Giovanni Ciaccio (Uil trasporti) – sostanzialmente andrebbe a stravolgere completamente il tempo di riposo settimanale di questi lavoratori che vedrebbero ridotta drasticamente la loro pausa da 45 a 24 ore nel fine settimana, con la sola possibilità di poter recuperare le ore di sosta mancanti solamente dopo la terza settimana di lavoro. Tutto ciò è in assoluta contrapposizione con quanto ufficialmente la Commissione europea si prefigge nei suoi protocolli, cioè 'dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2020 sia per chi ci lavora sia ovviamente per chiunque vi circoli’”.

“Riteniamo che la strategia di garantire sicurezza stradale – prosegue la nota – con l'obiettivo di ridurre le migliaia d’incidenti mortali, debba assolutamente ed imprescindibilmente contemplare il giusto equilibrio tra la libera circolazione di passeggeri e merci ed il principio dominante del ‘rispetto per chi questi veicoli li conduce e non il suo sfruttamento’. Aldilà di meri interessi commerciali, pensavamo fosse chiaro a tutti che legiferare condizioni peggiorative che riducono la possibilità di recuperare fisicamente la stanchezza, imponendo di fatto agli autisti di riposare 9 ore al giorno e lavorarne 15, fosse obiettivo comune in Europa. A quanto pare invece, al netto di propagandistici proclami, gli interessi reali sono molto differenti”.

“In aggiunta – conclude la nota – considerato che l'attenzione della Commissione trasporti europea è concentrata sul riposo settimanale e sulla sua eventuale riorganizzazione, si segnala un altro dato piuttosto allarmante che rischia di passare inosservato: mentre in Europa si discute di ridurre o meno le ore di riposo settimanali, nessun accento viene posto sulla condizione lavorativa quotidiana degli autisti. Questi lavoratori sono costretti dalla Direttiva europea 561/06 a turni massacranti, appunto 15 ore di lavoro/impegno (comunque presenza sul posto di lavoro) e soltanto 9 ore di riposo ‘ridotto’, anziché 11, nell'arco delle 24 ore. Tutto questo, nella migliore delle ipotesi, almeno per 3 volte nell'arco della settimana. Come sindacato, chiediamo che questo sia il primo punto da mettere in discussione perché è impensabile che mentre per altre categorie di lavoratori, fortunatamente meno a rischio d’infortunio grave, siano disposte per legge (a garanzia di adeguato recupero psicofisico) 11 ore di riposo giornaliero, per i camionisti si possa derogare la sicurezza di tutti riducendo il riposo giornaliero a 9 soltanto”.

Comunicato stampa


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