"Sono già pronti gli emendamenti del Partito Democratico al Decreto Milleproroghe, che raccolgono le istanze della comunità ligure e genovese sull’emergenza Morandi. Un lavoro che il Pd, a tutti i livelli – locale e nazionale – sta facendo da mesi, soprattutto per risolvere alcuni problemi lasciati aperti dal Decreto Genova varato dal Governo precedente con il benestare dei commissari Toti e Bucci", si legge in apertura di un comunicato del Pd diffuso nel tardo pomeriggio.
"Il problema principale che si è posto il Pd appena formato il nuovo Esecutivo, infatti, è stato quello di prorogare le misure contenute nel Decreto Genova e in scadenza a fine 2019, come se l’emergenza potesse terminare appena un anno e quattro mesi dopo il crollo del Morandi. E così nel Decreto Milleproroge, licenziato del Governo a fine dicembre, sono già state inserite una serie di misure che prorogano, appunto, lo stato di emergenza ancora per un anno, i contratti a tempo determinato dei 300 lavoratori assunti, la concessione della Compagnia di Savona, le integrazioni al tpl fino a febbraio e le risorse previste per la cassa in deroga. Ma in queste settimane sono stati messi a punto, grazie ai parlamentari e ai gruppi consiliari del Pd Liguria e del Pd Genova nuovi emendamenti ".
Questi i punti più importanti degli emendamenti in maniera schematica:
- Il cosiddetto Ferrobonus e cioè contributi per potenziare il traffico ferroviario;
- la proroga dei servizi aggiuntivi per il trasporto pubblico locale fino a giugno;
- interventi a favore delle imprese danneggiate, compresi l’aumento del periodo considerato per la riduzione del fatturato, la remunerazione degli extracosti e l’estensione dei contributi per le imprese alle srl;
- il prolungamento al 2020 del gettito Iva a favore dell’Autorità di sistema portuale di Genova;
- agevolazioni a fondo perduto per gli insediamenti produttivi nella Zona Franca. Tutto questo nelle condivisione con le organizzazioni sindacali.
"L’attuale Governo, i nostri parlamentari e il Pd Liguria hanno ben chiare quali siano le misure da finanziare e prorogare e lo hanno ampiamente dimostrato in passato e lo faranno anche in sede di conversione del Milleproroghe - si legge in conclusione del documentop - . Toti, invece, come al solito si sveglia tardi, continua a lanciare allarmi, anche quando non ce n’è bisogno, salvo poi dover ammettere, come accaduto in passato, che il Governo aveva già pensato a risolvere i problemi".