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Attualità | 17 febbraio 2020, 08:37

Leonardo: continuano le preoccupazioni dei lavoratori a Genova

Gianfranco Elia: "Le ultime voci, che hanno fatto scaturito ulteriore preoccupazione tra i lavoratori è la probabile creazione di una joint venture o addirittura di una cessione della B.U. Automazione che impiega oltre 400 addetti nel sito"

Leonardo: continuano le preoccupazioni dei lavoratori a Genova

Nei giorni scorsi i Segretari Regionali di UGL, UGLMetalmeccanici e RSU UGLMetalmeccanici di Leonardo sono stati ricevuti in due separati incontri dall’Assessore Regionale al Lavoro Giovanni Berrino e dal Sindaco di Genova Marco Bucci coadiuvato dall’Assessore al Personale e pari opportunità Giorgio Viale.

"Le ultime voci, che hanno fatto scaturito ulteriore preoccupazione tra i lavoratori - spiega Gianfranco Elia, Segretario Regionale UGL Metalmeccanici Liguria - è la probabile creazione di una joint venture o addirittura di una cessione della B.U. Automazione che impiega oltre 400 addetti nel sito.

La Divisione Cyber, nata da oltre un anno e che ha ufficialmente sede a Genova, di fatto non riesce , almeno nel perimetro genovese, ad avere un piano industriale che possa intravedere un chiaro “mandato” per poter traguardare l’impegno del lavoratori almeno per qualche anno di attività.

Quasi tutte le Business Area della Divisione Elettronics ITA del sito genovese, che si occupano principalmente del settore Difesa e dove il personale è maggiormente impiegato nella parte Ingegneria, da tempo sono ormai prive di chiari obiettivi e gli investimenti per i nuovi prodotti sono stati praticamente azzerati a causa della crisi del settore. Qui la domanda però è d’obbligo: se riprendesse il mercato ci saranno i nuovi prodotti da offrire ai clienti?

L’unico progetto di prestigio di questa Divisione oggi a Genova è il Progetto Galileo PRS che la Regione Liguria, che ringraziamo, ha sostenuto anche economicamente ; ma, il “parlar chiaro” così amato dai Genovesi, ci fa dire che questo progetto, se non ci fosse stata la Brexit, difficilmente sarebbe stato assegnato a Genova, essendoci la stessa competenza tecnica anche nella sede di Leonardo in UK.

Abbiamo appreso, esclusivamente dai giornali, che partirà a breve il progetto per un 'supercomputer' che verrà allocato presso l’edificio Leonardo in Fiumara, attualmente vuoto, che occuperà circa 200 lavoratori. La notizia è indubbiamente gradita. ma ancora nessuna conferma dei vertici aziendali e soprattutto non si sa se verrà impiegato personale delle aree Cyber o ICT della sede di Puccini con mobilità interne o neoassunto.

I vertici aziendali, a seguito dello sciopero del 17 Gennaio, hanno tranquillizzato le stesse istituzioni asserendo che non vi fossero le motivazioni a questo stato di preoccupazione e agitazione da parte dei lavoratori e sindacati.

Questa situazione non può essere accettata da UGL Metalmeccanici. Si desidera ricordare che fino a qualche decennio fa la somma del personale di tutte le aziende confluite nell'attuale, a Genova cubava intorno ai 5000 posti di lavoro e oggi il personale di Leonardo a Genova è poco più di 1700 unità.

E’ stato evidenziato negli incontri che oltre essere state trasferite di sede negli anni attività e progetti di natalità genovese in altre sedi Leonardo. anche il Middle Management e Top Management di Genova ha subito lenti ma chirurgici allontanamenti dagli Ordini di Servizio e incarichi di prestigio e sostituiti con Manager di altre sedi. Tutto questo non crediamo che si tratti solo di sfortuna o casualità.

Come UGL Metalmeccanici crediamo che ci siano già fin troppe situazioni di crisi di Aziende metalmeccaniche genovesi e liguri sui tavoli istituzionali locali e al Mise senza che se ne debbano aggiungere altre; soprattutto quando il lavoro nel perimetro nazionale della Leonardo c’è e quindi si debba solo distribuire per competenze ed in modo equo e considerando, come numero di risorse umane, che il sito Genovese è uno tra i più grandi d’Italia".

Redazione

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