- 17 maggio 2018, 07:49

Inizia il Ramadan, l'Associazione Donne e Mamme Musulmane: "Auguriamo a tutti un periodo benedetto colmo di ricompense"

Celebra tradizionalmente, l'annuncio della rivelazione dell'intero Corano al profeta Maometto da parte dell'Arcangelo Gabriele e cade all'interno del nono mese dell'anno del calendario musulmano, scandito dai movimenti della Luna

Per circa 1,6 miliardi di fedeli sparsi in tutto il mondo (anche nella provincia savonese), il Ramadan 2018 è effettivamente iniziato nella serata di ieri, mercoledì 16 maggio.

Il Ramadan celebra, tradizionalmente, l'annuncio della rivelazione dell'intero Corano al profeta Maometto da parte dell'Arcangelo Gabriele e cade all'interno del nono mese dell'anno del calendario musulmano, scandito dai movimenti della Luna (e quindi mai regolare nella propria processione). E' uno dei cosiddetti "Cinque Pilastri dell'Islam", ovvero i cinque obblighi fondamentali che ciascun fedele praticante deve sottoscrivere per potersi ritenere davvero tale, ed è caratterizzato dall'astensione quasi totale dal bere, fumare, mangiare e praticare attività sessuali dall'alba al tramonto per la durata di 29 o 30 giorni. Al contempo, sarebbe necessario un altro tipo di "astensione", più etica, dalle dicerie, dalle bugie e dalle oscenità.

In che senso "quasi totale"? Nel senso che in alcuni casi il digiuno come forma di adorazione spirituale può essere ritardato (per esempio se ci si trova in viaggio, e solo a patto che appena possibile lo si riprenda) o addirittura non affrontato (è il caso dei bambini al di sotto dell'età puberale, dei troppo anziani, dei malati e malati cronici e delle donne incinta o in periodo di allattamento), ma a condizione che si prodighino in atti caritatevoli di qualche tipo.

Certo, nei paesi a maggioranza islamica il mancato rispetto dei precetti del Ramadan in pubblico può essere sanzionato, anche penalmente, ma nella sfera privata non si è davvero costretti a fare alcunché.

Comunemente si consumano due pasti durante il Ramadan: uno poco prima dell'alba (chiamato Suhur) e uno subito dopo il tramonto (Iftar). Nel corso dei 29/30 giorni, i fedeli vengono caldamente invitati a consumare questi pasti tutti insieme, per esercitare il senso di comunità.

L'evento in questione avviene in concomitanza con l'arrivo della Luna Nuova ed è sottolineato da momenti conviviali e di preghiera sempre all'insegna della comunità islamica: ciascuno dei coinvolti, però, prima di festeggiare deve offrire un pasto (o il suo equivalente in denaro) a una persona bisognosa, così che proprio nessuno ne possa rimanere escluso.

Afferma la presidentessa dell'Associazione Donne e Mamme Musulmane Lara Bisconzo: "Inizia, al tramonto, ufficialmente il mese del digiuno di Ramadan, in cui oltre all'astenersi da cibo e acqua, i musulmani cercano di ottenere più benedizioni possibili da parte dell'Altissimo cercando di migliorare sè stessi in ogni ambito della propria vita. Pregando di più, leggendo maggiormente il Corano, approfondendo la propria religione, smussando angoli di un comportamento non proprio perfetto, etc. I musulmani lavoreranno, studieranno in Ramadan, non sarà facile, ma con l'aiuto di Dio ce la faranno a completarlo, e magari anche con il supporto degli amici cristiani che, sapendo di questo particolare precetto, spero eviteranno di chiedere all'amico che lo pratica "Ma dai, almeno un po' d'acqua la potrai bere!"  Scherzando, ma anche no, auguro a tutti i musulmani del mondo un Ramadan benedetto colmo di ricompense, e di amici e colleghi di lavoro solidali e comprensivi". 

Auguriamo

Mara Cacace