Attualità - 31 agosto 2018, 10:13

Crollo ponte, Autostrade: "Demolizione e ricostruzione in parte sovrapposte e nei tempi annunciati”

Cariche esplosive e robot abbatteranno i monconi di ponte Morandi entro ottobre. Intanto chiesta da Toti una legge ah hoc per Genova e una zona logistica speciale da Benveduti

In tempi brevi, forse entro ottobre, non esisteranno più i monconi di ponte Morandi. Questo grazie a esplosivo e robot. Infatti si prevede che in un solo giorno il moncone est sia abbattuto con cariche esplosive e cingolati robot, mentre, insieme, si demoliranno 150 appartamenti. Il moncone ovest, invece, sarà smontato pezzo a pezzo con due gru in circa 20 giorni, secondo il piano presentato ieri da Autostrade.

“La riunione con il Presidente Toti e il Sindaco Bucci è stata molto costruttiva, come tutte le precedenti, e segna un passo in avanti importante e concreto per aiutare Genova ad affrontare le sue emergenze, nel profondo rispetto del dolore di tutte le famiglie colpite dalla tragedia e delle sofferenze dell’intera comunità genovese".

Ha commentato l'Ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, che ha aggiunto:"Abbiamo presentato, nei tempi nei quali ci eravamo impegnati a farlo, una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto Polcevera, che saranno in parte sovrapposte, confermando sostanzialmente i tempi già annunciati. In ogni caso i piani potranno diventare definitivi solo dopo l’accesso ai luoghi e richiederanno integrazioni e affinamenti sul piano architettonico, da condividere con le parti interessate”.

E sulla viabilità aggiunge: “Nel corso della riunione abbiamo fatto il punto anche sui lavori relativi alla viabilità alternativa per il traffico portuale, che procedono speditamente per alleviare il più possibile i disagi subiti dai cittadini genovesi. Su richiesta del Presidente della Regione, abbiamo condiviso inoltre un’estensione della gratuità dei pedaggi nell’area genovese, ulteriore rispetto a quella che era stata inizialmente decisa sulla base delle istanze del Sindaco Bucci, secondo modalità che comunicheremo nel dettaglio entro la giornata di domani”.

Secondo Toti per la demolizione potrebbero bastare trenta giorni da oggi per avere il piano pronto con tutte le autorizzazioni necessarie da parte di Procura e tecnici: "Per avere la tempistica esatta dovremo attendere la procura, ma in un mese il piano potrebbe essere operativo".

Sulla ricostruzione del viadotto il presidente degli industriali Vincenzo Boccia chiede certezze: "il Governo deve dare soluzioni anche in termini di tempi certi agli operatori economici e alla città. Si trovi quanto prima una soluzione, è una questione di credibilità del Paese".

E anche per questo Toti ha chiesto una legge ad hoc: "Con il sindaco Bucci abbiamo suggerito al premier Conte un provvedimento di legge, magari da inserire nel prossimo Milleproroghe, per andare oltre il primo decreto di emergenza che fissò i primi fondi".

Intanto la zona rossa è stata ridotta per permettere alle imprese di riprendere a lavorare, cosa già fatta da Ansaldo. Anche dalla leader della Cgil Susanna Camusso, a Genova, ha dichiarato: "Il paese ha bisogno di una vera manutenzione delle opere. Servono investimenti che negli anni sono crollati. Bisogna parlare delle attività produttive di Genova che non possono essere perse. Il Governo metta in campo strumenti d'emergenza. C'è chi ha perso il lavoro a causa della tragedia, c'è un problema di ammortizzatori sociali".

Sul piano economico, invece, l'assessore allo Sviluppo Andrea Benveduti ha fatto richiesta di una "zona logistica speciale" per l'area di "portualità genovese allargata, un sistema di facilitazioni, supporti, sgravi fiscali, sconti sulle accise, sul carburante, sugli oneri di ancoraggio", mentre le aziende avranno 30 giorni, fino al 1 ottobre, per presentare la richiesta di risarcimento danni.

Infine Cassa depositi e prestiti annuncia che si impegnerà nel ripristino delle infrastrutture per la mobilità, negli interventi a favore delle imprese e delle famiglie, con una moratoria per i mutui già in essere con gli enti locali e soluzioni immobiliari per chi è rimasto senza casa. Sono 133 le famiglie 'sistemate' su 286 nuclei sfollati.

La procura intanto porta avanti l'inchiesta.

rg