Politica - 05 ottobre 2018, 18:07

Inquinamento e rumori, la crociata del Movimento 5 Stelle

Il consigliere municipale Massimo Currò: “Vanno installate le centraline una volta per tutte. A Ponente, in particolare a Multedo, i cittadini hanno diritto di conoscere quale tipo di aria respirano”. Le tre mozioni saranno discusse giovedì a Voltri

Inquinamento a Ponente, il Movimento 5 Stelle continua nella sua battaglia per migliorare la vivibilità di alcune tra le zone più densamente popolate della città. Il tutto, sempre nel difficilissimo quadro di convivenza tra servitù industriali e abitazioni, con i cittadini ancor più esasperati del solito dopo il crollo del Ponte Morandi e le conseguenti - e ulteriori - ripercussioni sul traffico.

Nel corso del prossimo consiglio del Municipio VII Ponente, in programma per giovedì prossimo a Voltri, saranno tre - in questo merito - le proposte di mozione presentate dal Movimento: la numero 235035, a titolo ‘Studio di impatto sanitario agglomerato industriale Multedo’; la numero 287092, a titolo ‘Ambiente e salute pubblica nel Municipio VII’; e la numero 235022, a titolo ‘Stop camion in entrata e uscita dal casello di Genova Pegli’. Tre argomenti strettamente correlati: inquinamento acustico, smog, presenza di sostanze chimiche che spesso generano cattivi odori, rumori portuali. Le maggiori criticità: Multedo e Palmaro.

Massimo Currò, consigliere municipale del Movimento 5 Stelle, è tra i più agguerriti: “Siamo letteralmente scioccati. In una zona come il Ponente ricolma di servitù a carattere industriale, nessuno ha mai pensato d’installare delle centraline per il rilevamento di miasmi e di emissioni sonore. Lo troviamo francamente assurdo”.

Il consigliere ripercorre la storia dell’attività politica da quando è in carica: “Un anno fa, abbiamo presentato una mozione in consiglio municipale sulla questione idrocarburi a Multedo e rumori a Palmaro. E’ stata votata all’unanimità. Poi, però, la cosa è morta lì. Allora abbiamo fatto un’interrogazione, per sapere a che punto fosse la pratica. E l’assessore Morlè ci ha risposto di averla inoltrata al Comune, ma di non aver ricevuto alcun segnale. Ora, con tutto il rispetto, ci domandiamo se si possa fare l’assessore in questa maniera. Forse la signora Morlè è stanca, forse non ha più motivazioni. Secondo noi, con una mozione votata all’unanimità si deve andare a insistere, a battere i pugni sul tavolo. Non se ne può più di vivere in ambienti pesantemente industrializzati, senza sapere che cavolo di aria respiriamo noi e i nostri figli. E’ una situazione diventata inaccettabile”.

Attualmente, esiste un ‘tavolo’ per Multedo che - ricorda Currò - “è stato convocato dopo ripetute nostre insistenze, anche attraverso una mozione. Una prima riunione si è già tenuta, ora ve ne sarà un’altra nelle prossime settimane, alla quale vogliamo convocare, oltre ad Arpal e Polizia Municipale Sezione Ambiente, anche l’Asl. Ci devono dire com’è la situazione di Multedo. E ce lo devono dire con chiarezza. Non bastano le centraline all’interno delle varie aziende. Ne servono di più inserite all’interno del tessuto urbano”.

La loro collocazione è un altro argomento ‘caldo’: “A Multedo ve n’è una sola, in viale Villa Chiesa. E’ assolutamente insufficiente e per giunta collocata in una zona meno sensibile rispetto ad altre. Le centraline andrebbero messe in via dei Reggio, ad esempio, dove la scorsa primavera c’è stato un grave episodio di inquinamento, con lo scatolato del torrente Rostan che ha perso parecchio percolato”.

Anche a Palmaro è arrivata una centralina, in Villa De Mari, “ma pure qui non basta per dare un quadro esaustivo della situazione. Resta da capire se le istituzioni intendono difendere la salute dei cittadini o sono più interessate alle aziende private. Per questo abbiamo presentato le mozioni”.

Su Multedo, il Movimento 5 Stelle spinge il Comune a promuovere, immediatamente, una V.I.S., ovvero una valutazione d’impatto sanitario. “Le stesse mozioni che presentiamo in Municipio l’11 ottobre - dice Currò - saranno presentate anche a Tursi. Inoltre, vogliamo convocare Arpal in commissione. Faremo di tutto, comprese le eventuali pressioni attraverso i consiglieri regionali, affinché queste centraline siano finalmente installate. A quel punto, saremo ansiosi di conoscere i risultati delle analisi. I cittadini devono sapere in quale ambiente vivono”.

Alberto Bruzzone


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