Cultura - 03 dicembre 2018, 09:29

"Il fischio del merlo" di Antonio Baracchi: storie di medici e pazienti a Torriglia

Presentato il libro di Antonio Baracchi, “Il fischio del merlo”, storia del dottore di Torriglia, tra aneddoti divertenti e riflessioni sul rapporto tra medico e paziente

Torriglia, entroterra genovese: nella cornice di un’attenta e dettagliata descrizione della vita e del costume contadino si snodano i racconti di un medico e della sua famiglia, narrati dall’autore, il figlio Antonio, che diventa sovente il protagonista di aneddoti divertenti. Fanno da sfondo le vicende storiche che hanno segnato la storia del nostro paese nel secolo scorso, in particolare i due conflitti mondiali. Coinvolge e invita alla riflessione la descrizione del rapporto del medico con il paziente, un legame non solo professionale ma profondamente umano che trasforma questo mestiere in una missione, dove ogni guarigione è un successo e ogni perdita umana una sconfitta.

Si tratta del libro di Antonio Baracchi“Il fischio del merlo” (Liberodiscrivere). Un romanzo in cui il pediatra del Comune dell’entroterra genovese, ormai in pensione, racconta la storia della valle attraverso aneddoti divertenti e significativi di quando, figlio lui stesso di un medico, era ragazzo. Presentato a Villa Lo Zerbino, l'incasso delle prime 150 copie vendute sarà devoluto alla casa di Riposo “Don Candido Garbarino” di Torriglia.

“L’idea del libro è nata dai racconti che papà ci ha sempre fatto – spiega la figliaLaura -. Così è iniziato un lavoro durato 4 anni: come tutti i medici ha una calligrafia incomprensibile ed ovviamente non usa il pc, quindi lui dettava su un registratore e io trascrivevo. Dalla sua idea iniziale di scrivere sostanzialmente la storia di mio nonno e di come lavoravano i medici nelle campagne nella prima metà del secolo scorso, le argomentazioni sono diventate molto più ampie, raccogliendo descrizioni della vita e dei costumi nel nostro entroterra con vicende familiari e aneddoti delle avventure di un adolescente, che era lui stesso, negli anni di guerra”.

Perché “Il fischio del merlo”? “E’ il fischio di mio padre, il fischio che usa per chiamare noi di famiglia. Una specie di richiamo della foresta! Inoltre ci sembrava adatto all’ambiente in cui si svolge principalmente il libro: la campagna”.

Il libro attualmente si può acquistare presso la libreria "L'amico ritrovato" e online.

Redazione