Economia - 28 febbraio 2019, 14:12

Cisl Liguria dura sul piano Carige: "E' uno specchietto per le allodole"

Maestripieri e Mutini: "Non possiamo permettere che il sindacato, i lavoratori, il territorio restino senza informazioni puntuali, né accetteremo di discutere senza avere certezze sulle scelte relative alle future alleanze"

Dura presa di posizione della Cisl Liguri in relazione al piano industriale presentato da Banca Carige per tantare di uscire dalle secche della crisi: "Il piano industriale presentato ieri da Banca Carige è un insieme di titoli e princìpi così generici che ci sembra evidente il suo vero scopo: non rilanciare la Banca, ma portarla rapidamente ad una qualche forma di aggregazione, della quale nulla è dato sapere e di cui non conosciamo le possibili ricadute - scrivono Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Alessandro Mutini, segretario First Cisl -. Non possiamo permettere che il sindacato, i lavoratori, il territorio restino senza informazioni puntuali, né accetteremo di discutere senza avere certezze sulle scelte relative alle future alleanze. È ovvio che il tipo di aggregazione e il soggetto cambieranno gli scenari. Ma quando saranno forniti dati più precisi? Non faremo trattative al buio. Fino ad allora non c’è la disponibilità ad affrontare temi come quelli dei presunti esuberi, la chiusura degli sportelli e la mobilità".

"Nei documenti illustrati è stato usato il termine 'sprechi' associandolo inopportunamente al lavoro di migliaia di persone - si legge ancora nella nota stmpa dell Cisl -. La Liguria e Genova stanno conducendo una difficile battaglia per il futuro, per la crescita e l'occupazione, e questa vicenda di Carige rischia di ributtarci indietro. Non solo perché, a regime, avremo tantissimi posti di lavoro in meno, ma anche perché si rischia di intaccare quella rete sociale e di servizi a favore dell'economia locale, del lavoro e delle famiglie. La CISL sarà a fianco della categoria in tutte le iniziative che saranno necessarie per la tutela di tutti i lavoratori, dei risparmiatori e del territorio. È ora che altrettanto facciano anche le Istituzioni".

Redazione