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Genova | 09 aprile 2019, 18:14

Ddl sui Parchi e le Aree Protette, le reazioni della minoranza in Regione

Il voto contrario è stato espresso da Pd, Rete a Sinistra - Liberamente Liguria e Movimento 5 Stelle.

Ddl sui Parchi e le Aree Protette, le reazioni della minoranza in Regione

La maggioranza di centrodestra ha approvato la Legge dell’assessore Mai sui Parchi (LEGGI QUI), con il voto contrario di Pd, Rete a Sinistra - Liberamente Liguria e Movimento 5 Stelle.

Affermano dal PD in Regione: "Un provvedimento sbagliato, che oltre a cancellare mille ettari di aree protette in Liguria, rappresenta una grande occasione persa per il nostro territorio, maglia nera tra le Regioni italiane per la tutela dei parchi.

D’altra parte questa maggioranza parco-fobica ha dimostrato sin dall’inizio del proprio mandato quali fossero le sue intenzione in materia ambientale. L’accanimento nei confronti delle aree protette, oggi evidente a tutti, è iniziato con il Piano Casa, che nelle sua prima versione – per fortuna modificata grazie alla battaglia di associazioni e opposizioni – veniva esteso proprio ai parchi. Poi la Giunta ha tagliato le risorse regionali a questi Enti e ha iniziato una lotta senza quartiere alle aree contigue di tutti i parchi, che, tra l’altro, erano state istituite, dal precedente assessore all’Ambiente del centrodestra Orsi a inizio 2000. Ma non è tutto. Il consigliere di maggioranza Costa ha presentato un provvedimento per l’abolizione del Parco di Montemarcello Magra e Vara (per fortuna perso nei meandri delle commissioni), mentre l’assessore Mai sta facendo di tutto per mettere i bastoni fra le ruote al percorso avviato dal precedente Governo (e sostenuto da quello attuale) per l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino, come si trattasse di un problema e non di un’opportunità.

E adesso arriva questa legge, che invece di riorganizzare le aree protette, come si chiedeva da tempo, ne fa strame. Oltre al già citato taglio di mille ettari – mentre altre Regioni come il Piemonte aumentano la superficie dei parchi perché sanno benissimo che oltre a essere dei baluardi della biodiversità rappresentano anche dei polmoni di sviluppo economico molto importanti – questa legge impedisce al Comune di Urbe di entrare a far parte, per i 3% del suo territorio, del Parco del Beigua, nonostante tutta la comunità del Parco avesse votato all’unanimità la variante per farlo entrare; sopprime la previsione di istituzione del Parco del Finalese e non affronta la questione della vigilanza nelle aree protette.

Insomma invece di rendere le aree protette un punto di forza per l'economia della Liguria, il centrodestra le considera un inutile e gravoso orpello da contenere. L’unica nota positiva della mattinata è stato il via libera, grazie alla battaglia delle opposizioni, al tavolo di confronto tra la Regione e le associazioni ambientaliste. Ci auguriamo che da lì possano emergere nuove idee per mitigare questa legge, che costringe la nostra regione a fare parecchi passi indietro."

Il guppo Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria "Una legge che va contro l’interesse della maggioranza dei liguri e contro le istanze promosse, con coraggio, dai giovani che in questi giorni lottano, anche nella nostra regione, per difendere l’ambiente – dichiarano il capogruppo Gianni Pastorino e il vicecapogruppo Francesco Battistini -. Abbiamo assistito a obiezioni e proposte, più che motivate, da parte delle associazioni, non solo sotto il profilo ambientalista ma anche socioeconomico. Abbiamo registrato il trasversale consenso delle categorie economiche nei confronti, per esempio, del parco del Finalese2.

"Ciononostante, la giunta Toti continua a non capire che i parchi sono un volano, sia per l’occupazione sia per lo sviluppo del nostro territorio. Non è soltanto una questione di tutela delle aree protette; nel progetto-parchi c’è molto di più, a cominciare da quel che l’Europa può fare per noi in termini di fondi e investimenti – sottolineano Pastorino e Battistini -. Ancora una volta, il centrodestra dimostra i suoi reali principi: i parchi sono soltanto un fastidio e l’ambiente deve essere sempre assecondato agli appetiti dei privati. Peraltro è evidente a tutti l’ottusa miopia di questo provvedimento: da un lato, come già detto, archiviano l’ipotesi del parco del Finalese, dall’altro, in prospettiva, pianificano addirittura di cancellare il Parco di Montemarcello-Magra-Vara".

"Oggi è stata approvata una norma pessima, che taglia oltre 1000 ettari di aree protette e perimetra per legge i parchi, nonostante sia prerogativa degli enti locali decidere se farne parte e in quale misura – concludono Pastorino e Battistini -. E quest’ultimo è il caso del comune di Urbe, estromesso dal Parco del Beigua nonostante un consenso pressoché unanime. A noi tutto questo non sembra pensato a vantaggio dei liguri, ma solo per soddisfare sacche di consenso elettorale, che nulla hanno a che fare con la tutela ambientale della nostra regione".

comunicato stampa


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