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Politica | 09 aprile 2019, 16:58

Pastorino e Battistini: "La norma 'taglia parchi'è un provvedimento pessimo"

I consiglieri regionali di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria: "Legge su cui gravano malcelati imbarazzi ed evidenti incongruenze”

Pastorino e Battistini: "La norma 'taglia parchi'è un provvedimento pessimo"

Il provvedimento “Taglia Parchi” è legge. In Consiglio Regionale voto fermamente contrario del gruppo Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria. L’approvazione del testo è arrivata soltanto al “quarto round”: l’iter più lungo da inizio legislatura, segno che su questa norma gravano malcelati imbarazzi ed evidenti incongruenze. "Una legge che va contro l’interesse della maggioranza dei liguri e contro le istanze promosse, con coraggio, dai giovani che in questi giorni lottano, anche nella nostra regione, per difendere l’ambiente – dichiarano il capogruppo Gianni Pastorino e il vicecapogruppo Francesco Battistini -. Abbiamo assistito a obiezioni e proposte, più che motivate, da parte delle associazioni, non solo sotto il profilo ambientalista ma anche socioeconomico. Abbiamo registrato il trasversale consenso delle categorie economiche nei confronti, per esempio, del parco del Finalese".

"Ciononostante, la giunta Toti continua a non capire che i parchi sono un volano, sia per l’occupazione sia per lo sviluppo del nostro territorio. Non è soltanto una questione di tutela delle aree protette; nel progetto-parchi c’è molto di più, a cominciare da quel che l’Europa può fare per noi in termini di fondi e investimenti – sottolineano Pastorino e Battistini -. Ancora una volta, il centrodestra dimostra i suoi reali principi: i parchi sono soltanto un fastidio e l’ambiente deve essere sempre assecondato agli appetiti dei privati. Peraltro è evidente a tutti l’ottusa miopia di questo provvedimento: da un lato, come già detto, archiviano l’ipotesi del parco del Finalese, dall’altro, in prospettiva, pianificano addirittura di cancellare il Parco di Montemarcello-Magra-Vara".

"Oggi è stata approvata una norma pessima, che taglia oltre 1000 ettari di aree protette e perimetra per legge i parchi, nonostante sia prerogativa degli enti locali decidere se farne parte e in quale misura – concludono Pastorino e Battistini -. E quest’ultimo è il caso del comune di Urbe, estromesso dal Parco del Beigua nonostante un consenso pressoché unanime. A noi tutto questo non sembra pensato a vantaggio dei liguri, ma solo per soddisfare sacche di consenso elettorale, che nulla hanno a che fare con la tutela ambientale della nostra regione".

 

Redazione


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