Politica - 19 luglio 2019, 09:59

Gronda di Genova, M5S a Toti: "Prima di parlare, pensi ai suoi fallimenti"

Salvatore e De Ferrari al governatore della Liguria: "Dopo quattro anni di nulla, di vacua autoreferenzialità e di mera propaganda, dai fallimentari treni 'velocetti' all'inaugurazione di stazioni colabrodo, vere e proprie cattedrali nel deserto, il servizio offerto alla cittadinanza continua a essere pessimo"

"Genova semmai la condanna lui all’isolamento, perché il suo contratto di servizio con Trenitalia, che ha sottoscritto per 15 lunghissimi anni e che è di competenza regionale, offende il buon senso! Un contratto che dovrebbe essere scritto per essere di servizio agli oltre 120.000 pendolari liguri. Toti non è stato neppure capace di aumentare il numero di treni in circolazione per coprire i cronici buchi orario! E il servizio è pessimo", affermano in una nota stampa i pentastellati in Regione Salvatore e De Ferrari, in merito alle affermazioni del governatore sul ministro Toninelli e la decisione di fermare i lavori della Gronda.

"Inoltre ci chiediamo con quali treni aggiuntivi si potrà potenziare il servizio su Genova quando sarà ultimato (finalmente grazie a questo Governo) l'agognato Nodo ferroviario! Opera che doveva essere ultimata nel 2016 ma che, per l'indolenza della vecchia politica, è diventato una grottesca odissea ancora oggi in cantiere, con tempi e costi che negli anni sono lievitati a dismisura, così come sono aumentati i disagi del lungo permanere dei cantieri sulle tratte tra Brignole, Principe e il ponente genovese".

"Invece - continuano - è soltanto grazie al Governo e al Ministro 5 Stelle Danilo Toninelli, che possiamo dire di aver già garantito già da quest'anno la prima tranche della quota regionale dei 3,7 miliardi per la mobilità sostenibile e il rinnovo parco autobus liguri (questi sì da rinnovare urgentemente!)"

"E che finalmente le Autostrade sono più sicure! - aggiunge la capogruppo Salvatore -. E ancora, è soltanto grazie al Governo 5 Stelle se, insieme al commissario Bucci (senza alcun intervento o aiuto da parte di Toti che è solo stato un peso morto, dannoso e petulante in qualità di commissario all’emergenza) si sta approntando il nuovo ponte Morandi, la nuova Strada Guido Rossa, il transito dei mezzi pesanti per la via portuale anziché in città: tutte misure molto semplici che stanno migliorando la mobilità e viabilità di città e Regione".

"Toti faccia per una volta il Governatore della Liguria e ripensi completamente, assieme al suo evanescente assessore ai trasporti, il Contratto di Servizio con Trenitalia, trovando una soluzione di trasporto regionale su ferro ottimale per il nostro territorio: dal Levante e le Cinque Terre a tutto il Ponente, passando per le linee dell'entroterra, tra cui la Genova-Busalla e la preziosa Genova-Acqui Terme (già decretata maglia nera per servizio erogato da Legambiente nel dossier Pendolaria del 2016). Parallelamente, chieda a Rfi interventi micro-infrastrutturali sulle linee esistenti, come il ripristino dei binari di precedenza e gli incroci per diminuire i tempi di percorrenza e aumentare la capacità delle linee. Oggi in Commissione trasporti, Rfi e Trenitalia si sono rese disponibili al dialogo con la Regione, e di questo se ne sarebbe accertato pure l'assessore se soltanto fosse stato presente!", aggiungono Salvatore e De Ferrari.

"Dopo quattro anni di nulla, di vacua autoreferenzialità e di mera propaganda, dai fallimentari treni 'velocetti' all'inaugurazione di stazioni colabrodo, vere e proprie cattedrali nel deserto (come quella di Imperia), il servizio offerto alla cittadinanza continua a essere pessimo e carente, i treni sempre pochi, sporchi e in ritardo, per effetto di una Giunta Toti ormai al capolinea", concludono i pentastellati regionali.

 

Comunicato stampa


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