Innovazione - 11 ottobre 2019, 18:00

A Genova la prima azienda che compensa le emissioni di CO2: è la ‘Green attitude’ di Cosme

A Molassana c'è un'azienda, con un Polo formativo, unica in Liguria, che compensa totalmente le tonnellate di anidride carbonica che emette ogni anno. Ci spiega come Daniele Zaffiri (VIDEO)

Il Governo ha appena inaugurato il Green New Deal con un atto rivoluzionario nella storia italiana, al fine di ridurre tutto ciò che provoca inquinamento ambientale e incentivare, al contrario, le buone pratiche in direzione sostenibile (come l’uso di mezzi elettrici, la piantumazione e così via). Ma qui a Genova c’è chi ci ha già pensato, dal 2018.

Appena varcato il cancello di Via Gualco 58, a Molassana, infatti, ci si trova in un’area “verde”, in ogni senso, tra colonnine per la ricarica di auto elettriche, vegetazione che comprende diverse varietà di piante mediterranee, e lo Smartflower, un pianto fotovoltaico a forma di girasole, che dischiude i propri petali-pannelli alla luce e si richiude quando è buio. Intanto, entrando nel capannone, uno schermo comunica in tempo reale il consumo energetico della giornata, del giorno prima e anche dell’ultima settimana e del mese, oltre a indicare quanto si sta compensando con le fonti rinnovabili.

Non si tratta, come si potrebbe pensare, di un’azienda agricola, magari di prodotti bio e a chilometro zero, ma di un tipo di impresa che, apparentemente, avrebbe poco o niente a che fare con la sostenibilità. Eppure la sua “Green attitude” – come recita il nuovo logo – è venuta fuori, e la Cosme, storica azienda che dal 1964 si occupa di manutenzione delle grandi infrastrutture di gas e fognature (con anche 600 interventi mensili), si è totalmente convertita all’ecologico.

“Lo abbiamo deciso nel 2018, quando ci siamo resi conto del fatto che era necessaria una svolta a favore dell’ambiente”, spiega Daniele Zaffiri, A.D. di Cosme con il fratelli Simone e il padre Giorgio, con cui ha inaugurato di recente il nuovo spazio a zero emissioni. Anzi, l’energia verde prodotta è perfino superiore alle emissioni di CO2. Questo grazie a un sistema di compensazione, certificato da un ente, che ha calcolato quanta anidride carbonica sia emessa durante l’attività lavorativa dei mezzi (si parla di camion, gru, escavatori etc) in base a chilometri, ore o litri di benzina consumati; il compenso, appunto, avviene grazie a un “salvadanaio” di energia verde, derivata daalla piantumazione, dall’uso dell’impianto fotovoltaico, dai progetti di forestazione ed eolici sostenuti da Cosme, e da altre buone pratiche. In questo modo l’ente certificatore attesta che davvero si è azzerata l’anidride carbonica, tanto che “se nel 2018 l’obiettivo, raggiunto, era stato quello di abbassare le nostre emissioni del 38% - spiega Zaffiri - a luglio 2019 abbiamo annunciato la totale sostenibilità del ciclo produttivo, e anzi, su 215 tonnellate di Co2 emesse, ne sono state compensate 220”.

E questa filosofia sostenibile è stata applicata realmente a tutto nell’azienda: dall’uso delle vernici non inquinanti, ai furgoni elettici, all’abolizione della plastica: in azienda l’acqua viene erogata da una macchina filtrante e il personale usa una borraccia in tritan, proveniente da cicli virtuosi di riciclo, o il bicchiere di carta, mentre la macchinetta del caffè distribuisce bicchieri e cucchiai biodegradabili.

Inoltre le buone pratiche non si limitano a questo: “ci impegniamo in politiche sociali, sponsorizzando eventi di questo tipo, e collaboriamo con Legambiente – spiega Zaffiri – sia attraverso incontri di sensibilizzazione dei nostri operai, che svolgono anche opera di volontariato, come la pulitura del Bisagno, sia attraverso la partecipazione ad alcuni progetti di forestazione” a Milano, ma anche a Genova, con una proposta lanciata al Comune per trovare un’area in cui poter piantare nuovi alberi; e infine Cosme partecipa anche a un progetto legato a un grande impianto eolico in India.

 La trasformazione:

 

“Sostenibilità e sicurezza sono le nostre linea guida principali – continua Zaffiri – per cui puntiamo molto sulla formazione: i nostri lavoratori sono tutti formati e certificati per quanto riguarda le qualifiche”. Ma non solo, perché i corsi per le diverse specializzazioni professionali si possono fare all’interno della stessa azienda, nel Polo appena creato e autorizzato dalla Regione Liguria. Si tratta di un campus formativo, unico in tutta la Liguria, e non solo, di cui gli enti formatori usufruiscono gratuitamente. E sono circa 60 i corsi erogabili e nei settori più svariati, dal pilotaggio dei droni al lavoro edile in quota, dall’addestramento all’uso dei georadar alla videoispezione con i robot e altro ancora. Inoltre sono disponibili docce e spogliatoi, aula didattica e tutti i macchinari necessari, per cui “Il Polo fornisce una qualità nell’addestramento che non si trova fuori”.

E la volontà è quella di poter attivare corsi per certificazioni che ancora non esistono e che invece sarebbero necessarie per la sicurezza dei lavoratori. Che, tra l’altro, hanno una garanzia in più, anche dal punto di vista del welfare: l’azienda ha adottato la SA8000, una certificazione americana che serve a valutare l’impatto sociale all’interno dell’azienda stessa: “è un’ulteriore tutela dei lavoratori – spiega l’A.D. - che Cosme ha deciso di introdurre per assicurarsi che nell’azienda siano rispettati i corretti standard di trattamento dei lavoratori”.

Ciò a cui Cosme aspira a far sì che nel giro di alcuni anni le buone pratiche, in favore dell’ambiente e dei lavoratori, siano adottate anche dai propri fornitori, perché “sono le grandi aziende che devono dare per prime l’esempio”, conclude Zaffiri.

 

 

Medea Garrone