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Attualità | 27 ottobre 2019, 11:10

Genova, l'allarme del SIAP: "L’aumento del degrado sociale sul territorio crea insicurezza"

Il SIAP si rivolgerà ai municipi prima d’incontrare il nuovo prefetto: "Sono il termometro sociale del territorio, bisogna unire le forze e le idee per migliorare la sicurezza"

Genova, l'allarme del SIAP: "L’aumento del degrado sociale sul territorio crea insicurezza"

Nota ufficiale firmata da Roberto Traverso, dirigente nazionale e segretario provinciale SIAP Genova:

"Per migliorare la sicurezza sul territorio genovese bisogna che prima di tutto siano le istituzioni a rendersi conto di quale tipo di sicurezza ha bisogno la città, in particolare il Centro Storico ed i quartieri periferici.

Troppo spesso si confondono i problemi di insicurezza sociale dai problemi di sicurezza per i quali devono intervenire le forze dell’ordine con azioni di polizia.

Lo spaccio di stupefacenti dilaga sul territorio: ovviamente il compito delle forze dell’ordine è quello di prevenire e reprimere tale grave forma di reato ma è profondamente sbagliato pensare che si possa spazzare via dalle strade delle periferie con i pattuglioni serali organizzati una o due volte al mese.

La spaccio di droga, lo sfruttamento della prostituzione, le truffe agli anziani, i furti in casa, l’usura, le estorsioni ect si prevengono anche con un vero e concreto risanamento sociale del tessuto urbano.

Le forze dell’ordine hanno l’esigenza funzionale ed istituzionale di gestire al meglio le limitate risorse a disposizione e non possono permettersi di utilizzarle in modo improprio solo per dare un segnale di presenza soprattutto a quelle istituzioni locali che per tranquillizzare i cittadini chiedono di pianificare interventi di polizia sul territorio di tipo più che altro mediatico.

Il Siap è uno dei sindacati maggiormente rappresentativi della Polizia di Stato ed a Genova è il primo in Questura e Commissariati.

Da tempo sosteniamo che Genova abbia bisogno di politiche sulla sicurezza basate su un equilibrato connubio tra interventi sociali ed interventi di polizia, purtroppo però il territorio risulta essere sempre più abbandonato a se stesso.

Per questo il SIAP ha deciso di relazionarsi con i vari Municipi della città per cercare di dare un contributo costruttivo, finalizzato a individuare percorsi condivisi tra istituzioni che sono un punto di riferimento per i cittadini che giustamente attendono risposte concrete sulla richiesta di poter vivere meglio i propri quartieri dove aumenta il disagio a causa di un crescente disagio.

Abbiamo scelto di mettere in campo l’iniziativa di rapportarsi con i Municipi dopo la recente pianificazione del “pattuglione” a Sampierdarena a nostro parere assolutamente inefficace per le reali esigenze di sicurezza di questa importante realtà abitativa.

Una fetta importante di Genova dove emerge in modo chiaro che il disagio dei cittadini è dovuto prima di tutto da un fenomeno di desertificazione sociale presente in alcuni ben definite zone.

Tra le via Cantore e via Sampierdarena  la differenza di vivibilità è a dir poco abissale: nel secondo caso c’è chi ha paura a uscire di casa di sera perché teme d’imbattersi in situazioni indecorose (c’è chi espleta i propri bisogni fisiologici vicino ai portoni) o pericolose (spaccio di droga).

Questo significa che il territorio è stato abbandonato e che bisogna cominciare ad unire le forze mettendo in campo, per esempio una presenza costante e capillare della Polizia Municipale come deterrente dinamico sul territorio, pronta a chiedere l’eventuale intervento di chi controlla il territorio ovvero Polizia e Carabinieri.

Ovviamente il lavoro più importante da mettere in campo per le forze dell’ordine è quello investigativo, assolutamente necessario per estirpare la criminalità organizzata che sfrutta il degrado sociale presente nei quartieri più a rischio e per far questo dobbiamo essere certi che le Istituzioni questo lo sappiamo e lo condividano, visto che purtroppo possiamo contare su poche risorse a disposizione sul fronte investigativo.

In conclusione, il nostro obiettivo è quello di creare un ulteriore canale di confronto sul territorio sul fronte della sicurezza in modo da raccogliere utili elementi di valutazione che saranno oggetto di un incontro specifico che chiederemo successivamente al nuovo Prefetto di Genova".

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