Vuoi finanziare il recupero di un bene artistico o paesaggistico? Hai deciso di sostenere progetti culturali, festival o iniziative teatrali? Chi investe in cultura, nella nostra Regione, potrà contare su una nuova agevolazione fiscale.
È questo lo spirito dell’Art bonus, misura introdotta a livello nazionale dal Governo di centrosinistra nel 2014, che oggi il Gruppo del Partito Democratico in Regione vuole portare anche in Liguria, grazie una proposta di legge appena depositata e di cui è primo firmatario il consigliere Luca Garibaldi, che affianca agevolazioni fiscali regionali alle detrazioni nazionali previste dalla norma statale.
“L’idea – spiega Garibaldi - è realizzare una forma di ‘art bonus regionale’ che operi in due direzioni: da parte rafforzare gli incentivi ai progetti già individuati dalla normativa nazionale, aggiungendo una detrazione Irap (l’Imposta regionale sulle attività produttive) del 25% rispetto alle erogazioni liberali destinate ai singoli progetti. Dall’altra prevedere una detrazione Irap del 50%, rispetto a quanto donato per progetti specifici regionali, promossi da soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, che puntino a valorizzare il patrimonio culturale o paesaggistico del nostro territorio, con un obiettivo più ampio della normativa nazionale”.
La dotazione massima prevista per le agevolazioni è di un milione di euro, suddivisi equamente tra progetti regionali o nazionali. Con un “portafoglio” del genere è possibile attivare fino a 3 milioni di euro l’anno di investimenti in progetti culturali. In Regione Toscana, questo strumento è stato messo in campo e sta producendo buoni risultati.
Ma cosa si potrà finanziare, in concreto? L’obiettivo è sostenere progetti di recupero di beni culturali (come restauri di palazzi, chiese, musei), ma anche realizzare nuove strutture o aiutare istituti e luoghi della cultura, come teatri, festival e imprese culturali.
Nel dettaglio tecnico la proposta di legge prevede che la Giunta regionale stili un regolamento di attuazione e stipuli una specifica convenzione con l’Agenzia delle Entrate per definire le modalità di accesso alle agevolazioni. È prevista una valutazione annuale dell’impatto della norma, con l’elenco dei progetti attivati, la loro natura e il loro stato di esecuzione.