Politica - 28 febbraio 2020, 15:47

Scuole: nessun certificato se le assenze erano già state comunicate per motivi diversi da malattia

Viale: "Abbiamo voluto semplificare la vita alle famiglie, ai pediatri e ai medici di base"

Il decreto del Presidente del Consiglio ha stabilito che “la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a cinque giorni avviene, fino al 15 marzo, dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti”: Alisa, in ottemperanza a quanto previsto da tale decreto, ha trasmesso una nota esplicativa all’ufficio scolastico regionale e ai direttori sociosanitari che contiene chiarimenti in merito alle modalità di giustificazione di eventuali assenze.

L’assenza per malattia va considerata limitatamente ai giorni di frequenza scolastica, ovvero, da lunedì a venerdì, escludendo dal conteggio sabato e festivi se nella stessa settimana. Il certificato medico non è necessario se l’assenza è riferibile al solo periodo di chiusura della scuola prevista da ordinanza, anche per periodi superiori a 5 giorni. Nel caso in cui, precedentemente alla chiusura della scuola, l’alunno fosse già stato assente, il certificato medico è obbligatorio solo se la famiglia non aveva già comunicato l’assenza per motivi differenti da malattia. Per le assenze per le quali non è previsto il certificato medico le famiglie sono tenute a produrre in forma scritta un’autocertificazione che riporti di “Non aver soggiornato in zone endemiche e non aver avuto contatti con casi sospetti o confermati”.

«Abbiamo voluto semplificare, dove possibile, la vita alle famiglie – sottolinea l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale – ai pediatri di libera scelta e ai medici di base per evitare che venissero richiesti in modo indiscriminato certificati di malattia per giustificare l’assenza da scuola; in tal modo chi aveva già giustificato l’assenza per motivi diversi dalla malattia non dovrà portare il certificato ma solamente l’autocertificazione che escluda di non aver soggiornato in aree a rischio o di aver avuto contatti con caso sospetti o confermati; per ogni dubbio è possibile contattare il pediatra di libera scelta, il medico di famiglia o il 112».

Redazione


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