"Il mondo dello sport si trova in grande difficoltà a gestire questa situazione di emergenza, come accade per moltissimi altri settori", scrive il consigliere regionale del partito Democratico Pippo Rossetti.
"Nel DPCM 4 marzo si richiede la presenza del "proprio personale medico" con riferimento alle associazioni e società sportive, come condizione, di fatto, per poter svolgere le attività competitive e gli allenamenti degli atleti agonisti - prosegue Rossetti -. Molti sono stati i comunicati stampa dal mondo dello sport che hanno evidenziato che tale misura rende non sostenibile il mantenimento delle attività. Non si sa dove arruolare tutti i medici che servirebbero! E tale vincolo risulta economicamente insostenibile, si tratta di una presenza costante per le migliaia di competizioni che si tengono su tutto il territorio nazionale. Ogni società spesso ha diverse squadre, a volte 10 o 15, divise per età e quindi ogni giorno si sostengono numerosissimi allenamenti".
"E' opportuno che Regione Liguria dia una regolamentazione compatibile delle ordinanze al mondo sportivo. Noto - con preoccupazione - anche da parte dell’amministrazione regionale un silenzio tombale su questo argomento, sebbene sarebbe importantissimo che si attivasse immediatamente un tavolo di coordinamento a sostegno di tutte le associazioni agonistiche e non agonistiche anche per pensare proposte da avanzare al Governo in merito - conclude l'esponente del Pd -. Purtroppo, anche in questo caso, le società sportive, gli enti di promozione e le associazioni sono lasciate sole alla ricerca di soluzioni, senza poter contare del coordinamento della Regione".