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Politica | 07 marzo 2020, 10:53

Il made in Italy è costretto ogni giorno a combattere le fake news sul coronavirus

Alberto (Cia Liguria): "Non ci risulta nessun caso di limitazioni all’export, piante e fiori sicuri, le frontiere sono aperte"

Il made in Italy è costretto ogni giorno a combattere le fake news sul coronavirus

Sul coronavirus il made in Italy è costretto ogni giorno a combattere le fake news: questa volta è toccato alle piante e ai fiori che partono dall'Italia e soprattutto dalla Liguria: "Non ci risulta nessun caso concreto di limitazioni all’export dei nostri prodotti - spiega Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria - e chi lo denuncia rischia di ottenere esattamente il risultato contrario; la scienza e gli esperti hanno precisato la non trasmissibilità del contagio attraverso altri modi che non sia il contatto umano escludendo ogni altra forma”.

“Il resto sono fake news, non sappiamo se pilotate o meno, che portano al risultato di creare solo sospetto e confusione rendendo più difficile il lavoro di tutti, serve denunciare eventuali singoli atteggiamenti speculativi, ma occorre anche dare informazioni corrette e reali sulle situazioni legate al sistema degli scambi". Cia Liguria chiede che i casi speculativi vengano denunciati con nome e cognome perché sono tante le aziende che al contrario continuano a lavorare tranquillamente con i loro partner esteri e conferma che non c'è alcun riscontro di blocchi delle esportazioni floricole per ragioni sanitarie, le frontiere sono regolarmente aperte.

"Abbiamo mercati che tirano come Francia e Germania - conclude Alberto - e altri meno floridi per la contrazione dei consumi, o per un prodotto, ad esempio la mimosa, che a causa della stagione è arrivata troppo presto rispetto allo svilupparsi della domanda; serve responsabilità da parte di tutti e rispetto per il lavoro delle aziende, una comunicazione trasparente e verificata, un’azione mirata e tempestiva su casi concreti di comportamenti illeciti o scorretti così come i recenti provvedimenti del governo permettono; allarmi generici sono solo un danno sia per le imprese che per i consumatori".

Redazione


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