Attualità - 07 aprile 2020, 17:07

#iorestolibero: una raccolta fondi per garantire un tetto e un pasto a chi ne ha bisogno

Ma anche un evento virtuale per celebrare tutti insieme la Liberazione, il 25 aprile rinasce la libertà

Il 25 aprile sarà un giorno di rinascita: come ogni anno infatti si ricorderà la Liberazione dal nazifascismo e si avrà l’occasione per riflettere sui valori della Costituzione: tuttavia il dilagare del coronavirus e le gravi crisi ad esso connesse impongono d’arricchire questa data con altre liberazioni necessarie per costruire insieme un avvenire migliore; il virus non ha debellato il senso di comunità, anzi, lo ha rafforzato.

L’iniziativa #iorestolibero nasce proprio dalla volontà di riunirsi, anche se solo virtualmente, intorno a valori universali e di coltivare il senso d’appartenenza ed ha un duplice scopo: raccogliere fondi in favore della Caritas italiana e della Croce rossa italiana per offrire aiuto, anche attraverso la rete di realtà del volontariato in prima linea nell’emergenza sociale sui territori, a quanti non hanno un tetto o un pasto garantito; partecipare alla grande piazza virtuale per celebrare tutti insieme il 25 aprile, giorno che ha segnato la rinascita italiana dopo l’oppressione nazifascita e che oggi rinnova il proprio appello alla condivisione, all’altruismo e all’impegno civile. Chiunque può contribuire, ognuno secondo le proprie possibilità, con una libera donazione già a partire da oggi attraverso il sito www.25aprile2020.it collegato alla piattaforma GoFundMe.

È il Natale della nostra democrazia in cui ci si ritrova per festeggiare ma quest’anno, nel 75° anniversario della Liberazione, c’è bisogno più che mai di celebrare la libertà, di tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio. Una volta passata questa tempesta saremo chiamati a ricostruire un mondo più giusto, più equo e più sostenibile, perciò viene lanciata una convocazione a tutti per ritrovarsi insieme a festeggiare il 25 aprile in una grande piazza virtuale. Occorre porre fine a tutte le guerre fratricide per unirsi nell’unica lotta contro i tre nemici comuni: il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socioeconomiche; occorre stringersi intorno alle comunità locali per restituire forza a quella nazionale e planetaria.

Massimo Bondì