Ampelio il grande fabbro, viveva nella regione desertica dell’Alto Egitto, nel tempo in cui in Italia dominava Alarico. Un giorno, Ampelio decise di fuggire da quella notorietà che iniziava a diventare fastidiosa, con l’obiettivo di voleri vivere una vita umile e di trovare un luogo dove potesse stare in pace senza essere noto per i suoi lavori. Durante la traversata in mare, scorse una costa e attraccò a Bordighera, rifugiandosi in una grotta dove riprese a lavorare il ferro.
Con il passare dei giorni, la malinconia della sua terra aumentava e Ampelio iniziò a pensare alle palme che si rispecchiavano sul Nilo. La voglia di rivedere quegli alberi gli fece venire un’idea: gli ultimi datteri a sua disposizione sarebbero stati i semi per tentare di rivedere una palma. Decise così di piantare i datteri intorno alla grotta, ma si rese conto ben presto che non sarebbero nati in tempo, in quanto lui era ormai anziano e non li avrebbe potuti vedere. Andò così a chiamare alcuni giovani e gli fece una promessa: “Un giorno, dopo la mia morte, vedrete delle grandi piante nascere dai bruni noccioli, piante che non avete mai visto prima”. Nell’anno 408 Ampelio morì, ma le piante nacquero per lo stupore di tutti gli abitanti della costa. Ampelio divenne Santo, grazie a lui la “Riviera delle Palme” è famosa tutt’oggi nel mondo.
Lungomare di Pietra Ligure.
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