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Politica | 07 maggio 2020, 14:06

Emergenza covid-19: “Medici di bordo nella zona d’ombra dei contagi”

Fedele (Cisl Liguria): “Occorre un tavolo di confronto con le compagnie di navigazione”

Emergenza covid-19: “Medici di bordo nella zona d’ombra dei contagi”

“In questi giorni l’Inail ha reso noto i dati riguardanti questi mesi di pandemia: nella fase d’emergenza sono pervenute oltre 28.000 denunce d’infortunio per contagio da covid-19, la metà delle quali (45,7%) riguardano infermieri ed altri tecnici della salute, seguiti da operatori socio–sanitari (18,9%), medici (14,2%) ed operatori socio–assistenziali”: è quanto fa sapere in una nota Salvatore Fedele, medico di bordo di Cisl Liguria.

“Prendendo in considerazione – spiega Fedele - le diverse attività produttive, il settore della sanità ed assistenza sociale nel quale rientrano ospedali, case di cura e case di riposo, registra il 72,8% dei casi di contagio sul lavoro: questi dati rappresentano la parte emersa della tragedia che ha colpito tutti gli operatori della sanità in Italia, mentre nel sommerso si celano quei contagi non rilevabili dall’Inail, noti spesso solo alle specifiche categorie colpite e raramente oggetto di amplificazione da parte dei media; in questa zona d’ombra rientra la categoria dei medici di bordo, esposta al covid-19 nel silenzio generale e con dati di contagio altrettanto rilevanti, seppur mai notificati puntualmente”.

“Medici che si sono trovati e si trovano – sottolinea Fedele - a dover fronteggiare una crisi sanitaria di tale portata a bordo di navi sparse per i mari del mondo e con scarse risorse a disposizione; un lavoro portato avanti con grandi sacrifici ed in condizioni di forte disagio, pagando un prezzo altissimo in termini di contagio e decessi. Ancora oggi, in cui la piena forza del covid-19 sta flagellando buona parte del mondo, la prospettiva di una fase di ripartenza a bordo di navi non adeguate sotto il profilo sanitario ed organizzativo appare dai contorni quanto mai incerti e pericolosi. Siamo chiamati ad attrezzarci al meglio e rapidamente per garantire a bordo la salvaguardia della salute di ogni componente, dall’equipaggio agli operatori sanitari, ai passeggeri, categorie che richiedono specifiche modalità d’approccio e di intervento sanitario: una sfida sanitaria che dev’essere affrontata senza indugi e con grande tempestività”.

“Riteniamo sia necessario – aggiunge ancora Fedele - aprire immediatamente tavoli di confronto tra le diverse compagnie di navigazione e le organizzazioni sindacali di categoria medico-sanitaria: tavoli di confronto mediante cui redigere protocolli operativi che, in forma chiara e il massimo rigore scientifico, contengano la precisa declinazione delle azioni necessarie alla realizzazione di un’organizzazione di bordo sicura per il medico e per gli altri operatori sanitari nei casi di emergenza epidemica. È necessario che vengano individuati con precisione gli spazi dedicati al personale sanitario, quelli del personale marittimo e quelli dei passeggeri”.

“Si tratta di un passaggio ineludibile – conclude Fedele - al fine di garantire l’efficienza del servizio e la salute di tutte le persone presenti a bordo, nel quadro della forte vocazione marittima di Genova e della Liguria sottovalutare l’aspetto sanitario di bordo rappresenterebbe una grave ed ingiustificata colpevole carenza”.

Redazione


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