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Politica | 21 maggio 2020, 14:51

Ca’ Nuova, il ponte di via De Sanctis ancora nel dimenticatoio

Presenta uno stato di ammaloramento ma nonostante le numerose segnalazioni non s'è mosso ancora nulla: i capigruppo di maggioranza al VII Ponente interpellano nuovamente il sindaco

Ca’ Nuova, il ponte di via De Sanctis ancora nel dimenticatoio

Al Cep, sulle alture tra Palmaro e Voltri, continua a destare preoccupazione lo stato di avanzato degrado del ponte di via De Sanctis che rappresenta uno degli snodi fondamentali di tutta la zona: è dallo scorso anno che su più fronti vengono inviate fotografie e segnalazioni a chi di competenza (si tratta di una strada urbana), ma sino a questo momento non c’è stato alcun tipo di riscontro; così è arrivato, nei giorni scorsi, un nuovo documento di sollecito.

Lo hanno firmato nella forma dell’interpellanza al sindaco di Genova Marco Bucci i tre capigruppo di maggioranza al Municipio VII Ponente: Filippo Bruzzone per A Sinistra, Giovanni Battista Sacco per la Lista Crivello e Ugo Truffelli per il Partito Democratico. La situazione, a detta di molti che risiedono nel quartiere di Ca’ Nuova, è seria e va affrontata, se non altro attraverso dei rilievi tecnici e un monitoraggio. Anche perché, ricordano i tre consiglieri del VII Ponente, “il ponte in oggetto rappresenta un punto focale del quartiere del Cep, sul quale transitano pedoni, mezzi privati, e linee Amt. Inoltre, sotto il ponte in oggetto transita il servizio di ‘funicolare’ che collega via Montanella, via De Sanctis, via Novella, oltre al passaggio pedonale di accesso alle suddette vie, rappresentando quindi uno snodo essenziale per la vita del quartiere”. Bruzzone, Sacco e Truffelli fanno una cronologia dettagliata delle segnalazioni sinora fatte: “In data 18 luglio 2019, veniva inviata una segnalazione, tramite modalità prevista, per infiltrazioni evidenti di acqua sul ponte, e preoccupanti spaccature del manto stradale proprio in corrispondenza del piano di appoggio, allegando documentazione fotografica. Poi, in data 23 luglio 2019, veniva effettuato un sopralluogo dagli uffici preposti, al fine di verificare la segnalazione di cui sopra, e in data 24 luglio 2019 veniva inoltrato il tutto alla direzione facility management del Comune di Genova”.

Inoltre il 16 dicembre 2019 “s’è svolta a palazzo Tursi la commissione V in merito allo stato dei viadotti autostradali che insistono sul territorio comunale e in quella sede il rappresentante del Municipio VII ha richiesto una verifica anche dei ponti non autostradali, citando svariati esempi tra cui il ponte in oggetto. Ma, in mancanza di riscontri, e a seguito di caduta di calcinacci, lo scorso 21 aprile s’inoltrava un ulteriore sollecito in cui veniva a sua volta sollecitata la direzione ad intervenire”. Mesi e mesi di vertenza quindi. Per questo, i tre capigruppo di maggioranza al VII Ponente interpellano ora il sindaco e l’assessore competente, ovvero Pietro Piciocchi, che ha la delega ai Lavori pubblici, per conoscere i motivi per cui “a distanza di quasi un anno, dopo una segnalazione, dopo un sollecito, e dopo un intervento presso la commissione V del Comune di Genova, non sia giunto all’attenzione dei segnalanti un puntuale riscontro. Inoltre per conoscere quali azioni e con quali tempi la civica amministrazione voglia intraprendere al fine di risolvere tutte le criticità esposte in premessa”.

Intanto, sempre in tema di ponti, nei giorni scorsi è partito, da parte di Anas, il bando per l’assunzione di circa cinquanta ingegneri strutturisti con il profilo professionale di tecnico ispezione ponti. Il bando, che risponde a un fabbisogno prioritario dell’azienda, è parte del grande piano di assunzioni di Anas per dotare il territorio e le strutture centrali delle migliori professionalità tecniche e di addetti alla mobilità su strada. Anas (Gruppo Fs italiane) prosegue così il proprio impegno: già nel 2019 ha assunto circa 1.250 unità ed entro la fine di quest’anno prevede di assumere ulteriori 900 unità. Questo risultato, insieme al percorso di valorizzazione del personale interno, permette all’azienda di incrementare la sua operatività. “Il nostro obiettivo - ha dichiarato l’amministratore delegato di Anas Massimo Simonini - è di potenziare il servizio offerto da Anas innalzando i livelli di sicurezza e monitoraggio delle infrastrutture, anche alla luce del riassetto della rete nazionale che ha portato al rientro di oltre 3.500 chilometri di rete”. Con la prima tranche del rientro strade Anas ha acquisito oltre 1.300 ponti e più di 200 cavalcavia e se ne prevedono altrettanti con la seconda della quale è in corso l’iter di riclassificazione di 3.700 chilometri di rete.

Le figure professionali ricercate dovranno, fra l’altro, pianificare ed effettuare le attività di ispezione delle opere d’arte, coordinare le ispezioni condotte da ditte esterne, alimentare banche dati e sistemi aziendali e monitorare ed esaminare dati ed esiti delle ispezioni. Tra i requisiti essenziali per l’ammissione, è necessario aver maturato un’esperienza di almeno tre anni nella progettazione e realizzazione di opere civili, nell’ambito di nuove opere e/o della manutenzione straordinaria, nella progettazione e gestione di sistemi di monitoraggio strutturale di ponti e viadotti e/o nella direzione lavori.

Alberto Bruzzone


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