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Politica | 30 maggio 2020, 11:25

Infermiera aggredita al Cardarelli, De Palma (Nursing up): «Estirpare la piaga della violenza alla radice con azioni mirate e concrete»

"Le indagini che abbiamo portato avanti nel recente passato illustrano dati allarmanti in continuo aumento"

Infermiera aggredita al Cardarelli, De Palma (Nursing up): «Estirpare la piaga della violenza alla radice con azioni mirate e concrete»

«Non si ferma l’escalation di violenza nelle corsie, siamo qui di nuovo a commentare l’ennesimo episodio di aggressione nei confronti di un collega infermiere: in questo caso poi, trattandosi di una donna, siamo di fronte ad un fatto ancora più grave da condannare senza mezzi termini; dobbiamo mettere fine a queste brutalità, siamo lavoratori onesti che mettono al servizio della salute pubblica la propria professionalità, gli anni di studio, la passione e le qualità umane che non devono mai mancare»: con queste parole Antonio De Palma, presidente di Nursing up, sindacato degli infermieri italiani, commenta con rabbia il nuovo drammatico fatto di cronaca che ha visto vittima un’operatrice sanitaria all’ospedale Cardarelli di Napoli.

«Molto spesso – spiega De Palma – si tratta di parenti dei pazienti: agiscono d’impulso, e controllare ed anticipare le loro mosse quando sono in preda all’attesa, all’angoscia, è davvero impossibile; da mesi ci battiamo per soluzioni concrete: telecamere che possano fare da deterrente agli episodi di violenza e presidi delle forze dell’ordine impiegati sul posto a proteggere chi lavora. Le indagini che abbiamo portato avanti nel recente passato illustrano dati allarmanti in continuo aumento: la violenza non sembra destinata ad arginarsi e non succederà se non mettiamo in atto azioni mirate a proteggere l’incolumità fisica e psicologica degli infermieri, tutelando la categoria da gesti incomprensibili ed ingiustificabili”.

“In ogni luogo di lavoro – conclude De Palma – è il datore ad essere responsabile della salute dei propri dipendenti: qui è lo Stato con le regioni, ed allora invece che parole a vuoto si prospettino interventi mirati perché le pene esemplari, gli osservatori e i disegni di legge sono importanti, ma passano in secondo piano se non arginiamo il fenomeno sul nascere».

Redazione


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