Politica - 09 giugno 2020, 15:02

Pd Liguria: "Come al solito Toti e il centrodestra giocano allo scaricabarile e sul caos in autostrada attaccano il governo"

“Questa mattina era almeno dalle 6 che la Regione sapeva che i lavori sulla galleria di Pegli sarebbero continuati per altre quattro ore"

“Come al solito Toti e il centrodestra – si legge in una nota del Pd ligure – giocano allo scaricabarile e sul caos in autostrada attaccano il governo: ma chi ha il compito di coordinare i lavori sui territori con i concessionari autostradali? La Regione, e Toti non l'ha fatto. Pochi giorni fa il presidente ha incontrato l'amministratore delegato di Aspi: ma di cosa hanno parlato, di tappezzeria? Perché in quell'occasione non hanno affrontato la questione dei cantieri autostradali? Adesso il presidente della Giunta dice di voler riconvocare i vertici della società concessionaria, ma non poteva porre il problema dieci giorni fa?”.

“I lavori – prosegue la nota – dovevano essere effettuati durante il lockdown quando il traffico sulle autostrade non c'era, ma una volta capito che non sarebbero partiti in quel periodo bisognava quantomeno programmare e coordinare tutta la mobilità regionale. È dal crollo del ponte Morandi che chiediamo alla Regione di convocare un tavolo di regia con le aziende di trasporto pubblico, Rfi, Trenitalia e le concessionarie autostradali per coordinare cantieri e mobilità. Ma dopo due anni non è stato fatto ancora nulla”.

“Questa mattina – precisa la nota – era almeno dalle 6 che la Regione sapeva che i lavori sulla galleria di Pegli sarebbero continuati per altre quattro ore, ma nessuno ha pensato di avvertire ufficialmente i cittadini di questo ritardo: il risultato è stato il caos. La revoca del Consiglio regionale di questa mattina ad opera del presidente Piana è un fatto gratuito, unilaterale ed immotivato: Piana, che era fermo in coda in autostrada come molti consiglieri regionali in arrivo da ponente, ha deciso di annullare la seduta per conto suo, senza prima confrontarsi con i capigruppo come prevede la prassi del Consiglio. Non è necessario che i capigruppo siano d'accordo col presidente che, motivando la sua scelta, può comunque revocare la seduta. Ma la consuetudine e il buon gusto prevedono che prima ci sia una consultazione dei rappresentanti delle altre forze politiche, cosa che non è avvenuta”.

Redazione


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