- 28 giugno 2020, 14:00

Mia figlia: il liceo, la Maturità

La sua era l’ultima classe di liceo classico, la scuola non ne aveva più attivate dopo la loro; è un addio ancor più doloroso sapere che con loro finisce non solo un ciclo, non sarà solo un saluto ai maturandi ma sarà un saluto a tutto un percorso scolastico che non si ripeterà

Mia figlia: il liceo, la Maturità

Da mercoledì è iniziata la tanto attesa e discussa maturità 2020.

In questi mesi videolezioni e notizie, che si susseguivano quasi giornalmente sul come si sarebbe svolta questa prova, hanno creato confusione e disorientamento nei ragazzi e nei loro docenti.

È mancato il contatto, i rumori in aula, le spiegazioni in presenza; forse per qualcuno è stata l’occasione per dileguarsi, per trovare scuse con falsi problemi di collegamento, per non assumersi le proprie responsabilità, ma per molti, la quasi totalità, è stato invece uno stimolo per far sì che la scuola non collassasse su sé stessa.

È stato un grande lavoro per gli insegnanti, che hanno dovuto riorganizzarsi velocemente, e dopo un primo momento di naturale sconforto, tutti hanno dato il loro contributo affinché i nostri ragazzi arrivassero preparati a questo esame.

L’abbiamo vissuta in prima persona, in casa, questa ansia, questa attesa per un esame nuovo, mai sperimentato, un esame in mascherina, “igienizzato”, con solo un testimone e gli amici giù in strada, fuori dalla scuola, ad aspettare il candidato con gioia, allegria, con brioches e spumante per festeggiare.

Tutti uniti, ragazzi con i loro insegnanti, emozionati nel rivedersi e nel salutarsi, perché l’esame di maturità è anche un addio, si dice addio alla quotidianità della scuola, ai compiti, alle interrogazioni, alle cicche sotto al banco, alle risatine sommesse, ai pensieri sui diari, ai più simpatici e a quelli un po' meno.

Rimarrà, come in tutti noi, il ricordo, anche dopo tanti anni, di queste giornate frenetiche, emozionanti, stancanti. Nella memoria resteranno ansie, aneddoti, delusioni, sguardi, parole, gioie e lacrime.

Mia figlia e il liceo classico. Non si è mai pentita della sua scelta, nel suo percorso sono transitati tanti professori, di ognuno serba ricordo, alcuni impagabili maestri di vita e di cultura, che le hanno insegnato ad amare i libri e la conoscenza profonda delle cose.

La sua era l’ultima classe di liceo classico, la scuola non ne aveva più attivate dopo la loro; è un addio ancor più doloroso sapere che con loro finisce non solo un ciclo, non sarà solo un saluto ai maturandi ma sarà un saluto a tutto un percorso scolastico che non si ripeterà.

Ma ora... forza ragazzi, che tra poco iniziano le Vacanze!!!



Segui Zenet sui social:

www.zenetligurinelmondo.org

www.facebook.com/zenetligurinelmondo



Zenet / Paola Gretti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU